Difesa: Bonifica di ordigni bellici a Molfetta, sinergia Esercito-Marina per la sicurezza del territorio
MOLFETTA – Si è conclusa oggi un'importante operazione di bonifica da residuati bellici nell’area del nuovo scalo portuale di Molfetta, durata due giornate e condotta in sinergia tra Esercito Italiano e Marina Militare, a tutela della sicurezza del territorio e della cittadinanza.
L’intervento ha visto protagonisti gli artificieri dell’11° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, coadiuvati dal Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, articolazione specializzata del Gruppo Operativo Subacquei di COMSUBIN della Marina Militare. Gli operatori hanno individuato, recuperato e neutralizzato dieci bombe d’aereo da 30 libbre con caricamento speciale di tipo incendiario, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
L’operazione è stata coordinata dalla Prefettura di Bari, che ha garantito l’integrazione tra le componenti civili e militari, assicurando lo svolgimento delle attività in piena sicurezza e con massima efficacia operativa.
Per l’intera durata delle operazioni, è stata istituita un’area di interdizione temporanea di 200 metri in mare, e durante la fase conclusiva del brillamento, avvenuto in una cava autorizzata nell’entroterra, è stata attivata un’ulteriore zona di interdizione via terra di pari raggio. Tali misure, correttamente pianificate e applicate, hanno permesso di completare la bonifica senza arrecare disagi alla navigazione, alla mobilità urbana o alle attività quotidiane dei residenti.
“L’efficace azione congiunta di Esercito e Marina, in coordinamento con le autorità civili, ha permesso di restituire alla città un’area strategica in condizioni di piena sicurezza”, hanno dichiarato fonti istituzionali coinvolte. “Un intervento fondamentale per il prosieguo dei lavori e per lo sviluppo del porto di Molfetta, ora pienamente conforme agli standard internazionali di sicurezza”.
L’operazione rappresenta un ulteriore esempio di collaborazione interforze al servizio della collettività, evidenziando il ruolo centrale delle Forze Armate nella tutela del territorio e nella gestione delle emergenze derivanti da residuati bellici ancora presenti sul suolo nazionale.