Domenico Mimmo Paganelli: ''I giovani autori dovrebbero soffermarsi sui testi per renderli unici''
E’ in libreria e negli store digitali “MUSIC MASTERCLASS – Tutto ciò che avreste voluto sapere sul mestiere dell’artista”, il nuovo libro del produttore artistico e musicale pugliese Domenico Mimmo Paganelli, edito da Dantone edizioni e musica.
In “Music Masterclass”, Mimmo Paganelli racconta un percorso formativo ricco di testimonianze e consigli pratici, guidando il lettore attraverso tutti gli aspetti del mestiere musicale: dalla tecnica vocale alla scrittura, dalla produzione alla promozione e alla cura dell’immagine dell’artista. Ogni capitolo offre uno sguardo autentico su un mondo in continua evoluzione. Una guida preziosa per artisti emergenti e non solo, che aiuta a costruire una carriera solida e ispirata, unendo tradizione, innovazione e identità.
Il libro è arricchito da interviste e racconti in prima persona di artisti e professionisti del settore come Vasco Rossi (cantautore), Francesco Sarcina (cantante, chitarrista, autore, compositore e produttore), Laura Valente (cantante e vocal coach), Phil Palmer (musicista, chitarrista e produttore), Francesco Caprini (organizzatore di Rock targato Italia e ufficio stampa Divinazione Milano), Francesco Guccini (cantautore), Cromo (rapper), Geoff Westley (direttore d’orchestra, arrangiatore, compositore e pianista), Piero Cassano (compositore, produttore e musicista), Alberto Salerno (autore e editore musicale), Mario Lavezzi (produttore, autore, compositore e cantautore), Mauro Paoluzzi (produttore, autore e arrangiatore), Mara Maionchi (discografica, produttrice artistica e personaggio tv), Dino Stewart (Managing Director BMG Music Italy), Antonio Vandoni (direttore artistico Radio Italia ed ex discografico), Carlo Lecchi (presidente A.V.I. Associazione Vinile Italiana) e Riccardo Vitanza (fondatore e direttore dell’agenzia di comunicazione Parole & Dintorni).
Paganelli è un discografico, produttore e divulgatore musicale nato a Taranto da famiglia pugliese e milanese d’adozione, cresce in un ambiente circondato dalla musica ed inizia giovanissimo la sua carriera. Partendo dalla CGD e poi alla RCA, lavora con artisti come Rino Gaetano, Mia Martini, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Ivan Graziani, e Renato Zero. Dal 1982 è direttore artistico della Peer Southern, poi di EMI dal 1991 al 2007, collaborando con nomi come Vasco Rossi, Mina, Guccini, Tiziano Ferro, Roberto Vecchioni, Franco Battiato, Angelo Branduardi e Litfiba. Dopo un periodo sabbatico, torna come produttore, docente e promotore di nuovi talenti. Presiede per quattro edizioni consecutive “Una voce per San Marino”, poi il “Premio Pigro” e molti altri festival in giro per l'Italia. Nel 2018 pubblica un romanzo non musicale dal titolo “Angeli senz'ali” e successivamente, nel giugno 2022, il suo libro autobiografico musicale “Volevo lavorare dentro nei dischi”.
Secondo me l'errore più comune è quello di non soffermarsi abbastanza sulla scrittura dei testi e sulla composizione dei brani. Spesso preferiscono scriverne tanti ma incompleti o con testi non curati, non pensando che un brano ineccepibile può essere la chiave per iniziare a farsi notare e conoscere. Così quando un brano è a posto possono passare ad un altro e così via. Oggi avere tre brani belli, originali e che raccontano qualcosa di interessante sono un ottimo inizio.
Hai collaborato con nomi iconici della musica italiana. In che modo queste esperienze hanno influenzato la struttura del libro?
Le mie esperienze con i più grossi artisti italiani hanno influenzato la scrittura di questo libro in maniera totale perché ogni grande artista ha trovato la sua chiave originale per emergere e io ne ho fatto tesoro per i diversi segreti del mestiere diversi uno dall'altro.
Produzione, promozione, immagine: quanto conta oggi l’equilibrio tra talento artistico e capacità imprenditoriale?
Oggi la produzione, promozione e l'immagine, accompagnati da una capacità imprenditoriale mirata e personalizzata sono basilari per ogni talento. Non si può fare promozione in maniera standard a chiunque, è inutile. Bisogna estrarre il meglio dall'artista e comunicarlo con i giusti veicoli promozionali.
In “Music Masterclass” emerge un forte spirito divulgativo. Pensi che il mondo discografico stia diventando più trasparente o resti ancora troppo chiuso?
Io tento proprio di essere un divulgatore quando faccio le mie music masterclass in scuole, eventi live e persino teatri. Oggi i ragazzi difficilmente hanno l'opportunità di parlare con un discografico o un produttore musicale, quindi io cerco di dargli almeno le prime basi del mestiere in ogni suo aspetto e cerco di scuoterli cercando di provocare una reazione forte con obiettivo rafforzare carattere artistico, personalità, presenza palco ma soprattutto originalità, espressività ed emozionalità. Aggiungi perseveranza, studio e sacrificio e credo che così l'artista sia pronto.
Hai incluso numerose testimonianze di colleghi e artisti: come hai selezionato i contributi da inserire?
Devo dire che ho cercato di prendere importanti artisti diversi tra loro e importanti produttori, autori, compositori e addetti ai lavori a pelle man mano che li incontravo per altri motivi glielo proponevo e la risposta è stata fantastica.