FDI Puglia: “Controllori e controllati negli stessi organismi regionali”


Il gruppo regionale FDI lancia l’allarme: “Incompatibilità evidenti, rischio per l’imparzialità delle istituzioni”

BARI – “La politica dovrebbe stare fuori dalla sanità... figuriamoci dalle campagne elettorali”. Con queste parole il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Puglia – composto dal capogruppo Renato Perrini e dai consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina – torna a puntare il dito contro un sistema che, a loro dire, mostra preoccupanti commistioni tra chi dovrebbe vigilare e chi invece è oggetto di vigilanza.

Nel mirino dei meloniani, la vicenda sollevata dai consiglieri regionali foggiani Giannicola De Leonardis (FDI) e Napoleone Cera (centrodestra), ma anche da esponenti della maggioranza di centrosinistra come Rosa Barone, Antonio Tutolo e Sergio Clemente. Il caso riguarda un comunicato stampa diffuso dalla ASL Foggia in merito all’internalizzazione del personale delle RSA di Troia e San Nicandro, provvedimento attribuito alla Giunta regionale ma in realtà deciso dal Consiglio.

“Quel comunicato – denuncia il consigliere Cera – è non solo falso ma vergognoso, perché trasforma un atto consiliare in un’operazione di propaganda politica, violando apertamente la par condicio e facendo pubblicità spudorata a un assessore regionale.”

Un atto ritenuto grave al punto da spingere Cera a scrivere direttamente ai presidenti del Consiglio regionale, Loredana Capone, e del Corecom, Michele Bordo, affinché vengano accertate le responsabilità e verifichi l’eventuale violazione delle norme sulla comunicazione istituzionale durante la campagna elettorale.

Ma Fratelli d’Italia va oltre: “Il problema è ancora più serio”

“Chi ha firmato quel comunicato – si legge nella nota congiunta – è attualmente componente del Corecom, l’organismo regionale che dovrebbe vigilare proprio su comportamenti del genere. Il suo nome è stato proposto in Consiglio regionale dal capogruppo del Partito Democratico, Paolo Campo. In questo caso, dunque, controllore e controllato coincidono. Come può essere imparziale un organismo di garanzia che ha al suo interno persone che lavorano o collaborano con enti direttamente controllati dalla politica?”

“Una questione di trasparenza e credibilità”

Fratelli d’Italia chiede a gran voce una riflessione profonda e un intervento immediato per chiarire le evidenti incompatibilità all’interno degli organismi regionali di garanzia e controllo. “Il rischio che la politica inquini anche questi spazi, fondamentali per la trasparenza istituzionale, è reale. E la Regione Puglia deve dare risposte chiare, perché la credibilità delle sue istituzioni non può essere messa a repentaglio da pratiche opache o conflitti di interesse evidenti.”

Il gruppo di FDI chiude chiedendo verifiche indipendenti e l’adozione di criteri più stringenti per la nomina nei ruoli di garanzia, “affinché – concludono – chi vigila non sia, anche solo indirettamente, al servizio di chi dovrebbe controllare”.