Kharkiv sotto attacco: decine di feriti nei raid russi, cresce la tensione in Ucraina

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KHARKIV
– È salito ad almeno cinquanta il numero dei feriti a seguito di un massiccio attacco con droni russi sulla città di Kharkiv, la seconda più grande del Paese. A renderlo noto sono le autorità locali, che hanno confermato che quattro quartieri – Slobidsky, Saltivsky, Kyivsky e Osnoviansky – sono stati colpiti, provocando incendi e gravi danni a edifici residenziali, infrastrutture civili e automobili.

L’attacco su Kharkiv è avvenuto poche ore dopo un altro raid russo su Zaporizhia, nel sud dell’Ucraina, dove oltre 20 persone sono rimaste ferite. La strategia di intensificazione degli attacchi russi continua a colpire indiscriminatamente zone urbane e popolazioni civili, accendendo ulteriormente la preoccupazione della comunità internazionale.

Intesa strategica tra Usa e Ucraina sui minerali

Nel frattempo, sul fronte diplomatico ed economico, gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno firmato un importante accordo sui minerali critici, che garantirà a Washington un accesso privilegiato ai progetti di investimento nel settore delle risorse naturali ucraine. Il presidente Zelensky ha definito l’intesa “davvero equa”, sottolineando il valore strategico delle risorse come alluminio, grafite, petrolio e gas naturale. Da parte americana, è in arrivo anche un pacchetto di aiuti da 50 milioni di dollari a supporto di Kiev.

Truppe ucraine sfileranno a Londra per l’8 maggio

In un gesto simbolico di solidarietà, truppe ucraine prenderanno parte lunedì alla parata militare di Londra, in occasione dell’80° anniversario della vittoria in Europa (VE Day), che celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Ministero della Difesa britannico ha annunciato che i soldati di Kiev sfileranno accanto a circa mille militari britannici, tra Royal Navy, Royal Marines, British Army e Royal Air Force. Gli ucraini fanno parte del programma Operation Interflex, un’iniziativa multinazionale di addestramento militare.

La tragedia della giornalista Viktoriia Roshchyn

A gettare ulteriore ombra sulla crisi in corso è la notizia del ritrovamento del corpo della giornalista ucraina Viktoriia Roshchyn, uccisa durante la prigionia nei territori occupati dai russi. Secondo fonti ufficiali, la salma – restituita alla famiglia lo scorso febbraio – mostra evidenti segni di torture, con organi interni asportati, confermando l'atrocità delle condizioni a cui sono sottoposti i detenuti civili. La reporter era scomparsa nel 2023 mentre documentava la guerra nelle aree sotto occupazione.

L’Ucraina continua a resistere, tra battaglie sul campo e diplomazia, ma il prezzo umano e civile della guerra si fa sempre più alto.