Raccolta differenziata, la Regione Puglia stanzia 2,5 milioni per sostenere 24 Comuni in ritardo: obiettivo +15% entro dicembre
BARI – Con un intervento urgente da 2,5 milioni di euro, la Regione Puglia lancia un avviso pubblico per sostenere 24 Comuni che nel 2024 hanno registrato una raccolta differenziata inferiore al 40%, con l’obiettivo di stimolare un netto miglioramento delle performance entro il prossimo dicembre.
L’iniziativa, presentata questa mattina presso la sede della Presidenza regionale dall’assessora all’Ambiente Serena Triggiani e dalla dirigente del settore Ciclo rifiuti e bonifiche Antonietta Riccio, prevede contributi a fondo perduto per incentivare l’adozione di misure e investimenti destinati a incrementare la raccolta differenziata, in coerenza con il Programma Regionale per la Tutela dell’Ambiente (PRTA).
“È una strategia necessaria per garantire la tenuta del sistema regionale di gestione del rifiuto indifferenziato – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano –. Questa misura rappresenta una concreta occasione per quei Comuni pugliesi ancora indietro, di colmare il divario e avvicinarsi agli obiettivi regionali e nazionali. La sfida è ambientale, ma anche organizzativa e culturale.”
L’intervento si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione dell’assetto impiantistico regionale, reso necessario da una situazione di criticità nelle volumetrie disponibili per lo smaltimento in discarica, già affrontata dalla Giunta con il provvedimento D.G.R. n. 130 dell’11 febbraio 2025.
Le tre fasce di contributo
Il fondo da 2,5 milioni sarà suddiviso in tre fasce, in base all’incremento raggiunto dai Comuni rispetto ai dati validati dall’ARPA per l’anno 2024:
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500.000 euro per i Comuni che raggiungeranno almeno +5% di incremento;
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700.000 euro aggiuntivi per chi arriverà a +10%;
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1.300.000 euro aggiuntivi per chi toccherà almeno +15%.
I contributi saranno proporzionali alla popolazione equivalente, comprensiva anche delle presenze turistiche. Saranno ammessi al finanziamento tutti gli interventi svolti tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2025, a condizione che siano complementari e integrati con i servizi di igiene urbana e finalizzati ad aumentare la raccolta differenziata, come nuove dotazioni strumentali, servizi aggiuntivi o opere infrastrutturali. Le spese dovranno essere rendicontate entro il 31 marzo 2026.
“Siamo intervenuti con urgenza per supportare i Comuni ancora lontani dal target del 65% – ha spiegato l’assessora Serena Triggiani –. L’obiettivo è duplice: rispondere alla necessità di ridurre il conferimento in discarica e stimolare pratiche più virtuose. È una sfida che si può vincere solo con la collaborazione degli enti locali, e ci aspettiamo risultati già nei prossimi sei mesi.”
Un’azione strategica per superare le disomogeneità
La misura mira a ridurre l’eterogeneità nei risultati ambientali tra i Comuni pugliesi e ad affrontare in modo strutturato le difficoltà legate alla filiera degli smaltimenti. In particolare, rappresenta una risposta concreta ai territori più penalizzati dalle recenti decisioni di aumento delle volumetrie in discarica.
Con questo provvedimento, la Regione rafforza la sua strategia di transizione ecologica, puntando su concertazione, contrattazione e sostegno operativo agli enti locali. I Comuni che sapranno cogliere questa opportunità avranno a disposizione uno strumento prezioso per migliorare le proprie performance e contribuire alla sostenibilità ambientale della Puglia.