Chirurgia vascolare: innovazione e sfide in Puglia con il Congresso Nazionale “Open Pathways”


TRANI – Un appuntamento di rilevanza nazionale per la chirurgia vascolare prende il via nella splendida cornice di Palazzo San Giorgio a Trani. Il Congresso “Open Pathways: Innovation and Challenges in Vascular Surgery”, in programma giovedì 26 e venerdì 27 giugno, riunisce i principali primari ospedalieri e universitari delle più prestigiose scuole italiane di chirurgia vascolare, per un confronto ad alto livello su tecniche d’avanguardia e approcci integrati con l’intelligenza artificiale (IA).

L’evento, organizzato dal dott. Giuseppe Natalicchio, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, in collaborazione con Domenico Angiletta e Giovanni Colacchio, è patrocinato dal Comune di Trani, dalla Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, dal Collegio Nazionale dei Primari Ospedalieri di Chirurgia Vascolare e dall’ASL Bari.

Un polo d’eccellenza nel Sud

«In questi anni – spiega Natalicchio – abbiamo raggiunto standard qualitativi elevati, tanto da diventare un punto di riferimento per la chirurgia vascolare complessa del Centro-Sud. I nostri pazienti arrivano non solo dalla Puglia, ma anche da Sicilia, Calabria e Basilicata. Questo congresso dimostra che la Puglia può e deve essere una regione attrattiva anche dal punto di vista sanitario».

Le sfide del presente: mini-invasività e IA

Il congresso, articolato in sei sessioni, tratterà le principali patologie vascolari: aneurismi aortici, trombosi venose e arteriopatie periferiche. Tra i temi centrali: l’uso sempre più diffuso delle tecniche mini-invasive, in particolare quelle endovascolari, ormai impiegate nell’80% dei casi sull’aorta toraco-addominale, con vantaggi evidenti per i pazienti anziani e fragili.

Un ruolo da protagonista sarà giocato anche dall’Intelligenza Artificiale, già applicata nella fase di diagnosi, pianificazione e simulazione pre-operatoria. Tecnologie di imaging avanzato e modelli 3D predittivi permettono di personalizzare l’impianto di protesi aortiche, anticipando complicanze e migliorando gli esiti clinici. Una vera e propria rivoluzione digitale che punta a ridurre i rischi e aumentare la sicurezza degli interventi.

Obiettivi e prospettive

Il congresso punta a creare un luogo di scambio e crescita condivisa, dove gli opinion leader del settore possano discutere nuove strategie terapeutiche, approcci multidisciplinari e gestione integrata dei pazienti complessi. «Questo evento – conclude Natalicchio – rappresenta una vetrina per l’innovazione italiana e un’occasione per rafforzare il network tra professionisti, puntando a una sanità sempre più efficace, equa e tecnologicamente avanzata».

In un mondo sanitario in rapida evoluzione, il congresso “Open Pathways” si presenta come un’occasione fondamentale per condividere esperienze, innovare la pratica clinica e promuovere una visione moderna della medicina vascolare, al servizio dei pazienti e del territorio.