“Delete?”: gli studenti del Marconi in prima linea contro revenge porn e violenza di genere. A Bari la mostra itinerante promossa dal Comune


BARI – Si chiama “Delete?” la mostra artistica realizzata dagli studenti dell’IISS Marconi di Bari per dire no al revenge porn, alla violenza di genere e alla violenza tra pari. Un progetto di comunicazione sociale che diventa manifesto generazionale e che è stato presentato questa mattina a Palazzo di Città dalla commissione Culture, Politiche giovanili ed educative del Comune di Bari, su iniziativa della presidente Francesca Bottalico.

All’incontro con la stampa erano presenti anche il professor De Cosmo, coordinatore del progetto, Francesca Ungolo, esperta di comunicazione sociale, la consigliera Grazia Albergo, e due studentesse autrici delle opere.

L’iniziativa nasce come laboratorio di design sostenibile all’interno di un percorso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), curato dal corso di Grafica e Comunicazione dell’IISS Marconi con il supporto della dirigente scolastica Rossana Brucoli e la collaborazione del laboratorio Bloodylicious. Il risultato è una serie di dieci manifesti potenti, visivamente d’impatto e carichi di significato, che affrontano tematiche attualissime legate all’abuso dell’immagine, al cyberbullismo e alla violenza tra giovani.

“L’arte e la cultura sono strumenti essenziali per parlare ai giovani e combattere stereotipi – ha dichiarato Francesca Bottalico –. Solo nell’ultimo anno a Bari si sono registrati 124 casi di diffusione non consensuale di materiale pornografico, con il 30% delle segnalazioni riguardanti minori tra 8 e 14 anni. È fondamentale intervenire con percorsi educativi mirati, come questo, che uniscono creatività e consapevolezza”.

La mostra sarà allestita inizialmente all’interno dell’Istituto Marconi, al termine degli esami di Stato, per poi diventare itinerante: toccherà scuole, biblioteche, musei e spazi pubblici cittadini, per raggiungere il più ampio numero possibile di giovani e famiglie.

“Il revenge porn è un tema molto sentito dai ragazzi – ha aggiunto il professor De Cosmo –. Condividiamo tutto online, spesso senza pensare alle conseguenze. Il messaggio che vogliamo lanciare è chiaro: non cancellare, ma denuncia!”.

La mostra si propone non solo come strumento educativo, ma anche come azione di prevenzione, mettendo in evidenza la necessità di una nuova cultura del rispetto, del consenso e della responsabilità affettiva, in una società sempre più digitale e iperconnessa.

“La differenza con cui viene percepita e giudicata l’immagine maschile e femminile è ancora troppo marcata – ha evidenziato Francesca Ungolo –. Questo progetto nasce proprio da quella consapevolezza e dall’esigenza di colmare un vuoto educativo”.

Le studentesse coinvolte hanno parlato del progetto come di un’esperienza formativa e trasformativa, capace di stimolare un confronto autentico tra pari, tra studenti e docenti, offrendo una voce concreta e creativa alla lotta contro ogni forma di prevaricazione.

“Delete?” è molto più di una mostra: è un grido collettivo di consapevolezza che parte dai giovani per raggiungere l’intera comunità, ribadendo con forza che la prevenzione passa anche dall’educazione emotiva e dalla cultura visiva.