Michele Emiliano: “Innovazione, produttività, persone: la Puglia prosegue il suo cammino, con coraggio e visione”
BARI – “La Puglia continua a crescere anche nel 2024. E lo fa con determinazione, visione e capacità di risposta strutturale alle sfide del presente”. Con queste parole il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commenta i dati emersi dal Rapporto Svimez del 19 giugno e dall’analisi di Bankitalia presentata il giorno successivo, che confermano il buon andamento dell’economia pugliese nonostante un contesto nazionale ed europeo complesso.
PIL in crescita, nonostante le difficoltà
Il Prodotto Interno Lordo regionale segna un +0,6% secondo Svimez (+0,5% secondo Bankitalia), in linea con il Centro-Nord e superiore al Nord-Est (-0,2%). “Un rallentamento fisiologico – precisa Emiliano – ma non una frenata. La Puglia ha registrato una crescita complessiva del +7% nel triennio 2022-2024, superando la media del Centro-Nord (+5,6%)”.
Non mancano però le criticità: la stagnazione del terziario, la crisi ex Ilva e del settore automotive, la riduzione degli investimenti del PNRR rispetto ad altre regioni e, soprattutto, il ritardo nell’assegnazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) da parte del Governo centrale. “Una situazione che – sottolinea Emiliano – ha rallentato la competitività delle imprese pugliesi, come evidenziato anche dal presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana”.
Gli strumenti messi in campo dalla Regione
A fronte di queste difficoltà, la Regione ha attivato un ampio ventaglio di misure, con risultati concreti:
-
MiniPIA: oltre 500 domande in un anno, per 330 milioni di investimenti, con forte spinta all’innovazione.
-
Bando Trasformazioni: 657 domande per innovare le micro, piccole e medie imprese.
-
PIA: quasi 200 progetti con un volume di investimenti previsto di 1,3 miliardi, di cui oltre 300 milioni in R&S.
-
Contratti di Programma: su 311 milioni investiti, 300 sono andati a ricerca e sviluppo.
-
Alta formazione: oltre 24 milioni per formare competenze specialistiche.
-
Sostegno alle startup: tramite bandi come Nidi, Tecnonidi, Equity, con all’orizzonte la nuova piattaforma di Open Innovation e il bando Pre-Seed.
-
Bando STEP in arrivo, focalizzato sulle tecnologie critiche strategiche per l’UE.
Un impegno che si estende anche alla trasformazione dell’industria pugliese, in particolare del comparto auto. La Regione ha ottenuto assistenza tecnica europea (DG Regio – S3 CoP) per sviluppare nuove traiettorie tra automotive e aerospazio, coinvolgendo università, ITS, centri di ricerca e imprese in un dialogo strutturato. A ciò si affianca un Tavolo regionale di crisi settoriale, guidato dal SEPAC e supportato dalla Fondazione IPRES.
Lavoro ed export: segnali di tenuta
Nel primo trimestre del 2025, la Puglia ha registrato un aumento dell’occupazione pari a +0,8%, contro una media nazionale del +0,4% e un calo del -0,54% nel Mezzogiorno. Particolarmente vivaci i settori:
-
Terziario avanzato: +9,5%
-
Costruzioni: +6,5%
-
Commercio e turismo: +1,5%
L’export resiste, nonostante un calo generale del -3% nel 2024, mantenendo la tenuta nei comparti a maggiore valore aggiunto, come agroalimentare, farmaceutico, meccanica e agricoltura.
“Produttività e capitale umano, le sfide da vincere”
Emiliano richiama infine la necessità di rafforzare la produttività e invertire il declino del capitale umano, “che, come ricordato da Bankitalia, ha inciso per ben 7 punti di PIL persi nel Sud dal 2007 a oggi”. Trattenere e attrarre talenti, favorire le condizioni per l’impresa e la creatività giovanile, diventano così priorità imprescindibili.
La visione del futuro
“La Puglia – conclude il presidente – ha dimostrato di saper reagire. Ora dobbiamo continuare insieme: istituzioni, imprese, università e cittadini. Con l’innovazione come motore, la produttività come obiettivo, e le persone al centro di ogni politica pubblica”.
Un messaggio chiaro e ambizioso, che punta a trasformare la crescita economica in sviluppo duraturo e inclusivo.