Missione del Comandante del COVI in Bulgaria: rafforzato il fianco orientale della NATO con l'impegno italiano
NOVO SELO, BULGARIA - Prosegue con determinazione l'impegno italiano a supporto del fianco orientale della NATO. Il Generale di Corpo d'Armata Giovanni Maria Iannucci, Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), ha effettuato una visita strategica presso la Novo Selo Training Area, dove ha incontrato i militari del Contingente nazionale schierato nel Multinational Battle Group (MNBG) in Bulgaria. Questa unità multinazionale della NATO, a guida italiana, è inserita nel dispositivo delle “Forward Land Forces” dell'Alleanza.
Accompagnato dal Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Divisione Andrea Di Stasio, il Generale Iannucci è stato accolto dal Colonnello Salvatore Abbate, Comandante del Battle Group, che ha illustrato l'andamento delle attività operative, ponendo l'accento sul processo di integrazione tra le forze italiane e quelle alleate.
Il Comandante del COVI ha espresso ai militari italiani il saluto del Ministro della Difesa Guido Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano, elogiando il lavoro svolto sul campo. "Il motivo della vostra presenza qui è rafforzare la postura di deterrenza", ha dichiarato il Generale Iannucci, sottolineando: "ciò significa che siamo determinati, capaci e in grado di difendere il territorio dell’Alleanza e i nostri interessi. Ma ciò che fate qui è importante anche ai fini dell'addestramento e della cooperazione internazionale".
Il Generale Iannucci ha evidenziato gli importanti progressi raggiunti dal contingente italiano in Bulgaria nel programma di "digitalizzazione dello spazio della manovra": le operazioni condotte dalle unità terrestri in quest'area sono state integrate e visualizzate sui sistemi di comando e controllo del Joint Operations Center del COVI, segnando un significativo passo in avanti nel processo di integrazione delle piattaforme terrestri in un'unica architettura che include anche le operazioni marittime, aeree, spaziali e cibernetiche. "L’addestramento che svolgete, in modo integrato con i colleghi delle altre Nazioni Alleate", ha proseguito il Comandante del COVI, "ci serve per capire i nostri punti di forza e ciò su cui dobbiamo ancora lavorare e migliorare. È una palestra che ci aiuta a comprendere come sviluppare le nuove piattaforme e i sistemi, ci aiuta a migliorare le procedure e a rendere ancor più efficace l’Esercito e la Difesa. State lavorando duramente, con impegno ed entusiasmo, continuate così!".
Questa mattina, la delegazione guidata dal Generale Iannucci si è recata presso l'area addestrativa di Koren per assistere alla fase finale del ciclo di esercitazioni "Balkan Sentinel 25" e alla Command Post Exercise (CPX) "Balkan Wall 25". Le attività addestrative, iniziate lo scorso 27 maggio, hanno visto il coinvolgimento delle componenti bulgare, italiane, rumene e statunitensi del Battle Group, con unità che spaziano dall'artiglieria al genio, dalla fanteria alle truppe corazzate, fino all'impiego di assetti logistici, di psychological operations e team di cooperazione civile-militare, tutte operanti insieme sotto il comando della 61ª Brigata meccanizzata bulgara. Tra le numerose Autorità civili e militari presenti al Distinguished Visitors Day organizzato per l'occasione, spiccavano il Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Emil Eftimov, il Comandante del Joint Force Command Major General Stanimir Hristo e il Comandante delle Forze Terrestri Major General Deyan Deshkov.
Al termine delle attività, il Generale Iannucci ha tenuto proficui incontri bilaterali con i tre Vertici militari della Difesa bulgara. Durante i colloqui, sono stati approfonditi temi cruciali relativi all'integrazione delle forze e alla cooperazione militare tra Roma e Sofia, con un focus specifico sul ruolo dei due paesi sul fianco est, quale parte integrante della deterrenza della NATO e del meccanismo di sicurezza dello spazio euro-atlantico.
La presenza NATO sul fianco est:
La presenza avanzata della NATO sul fianco orientale è caratterizzata dallo schieramento di gruppi tattici multinazionali, ciascuno guidato da una Framework Nation, che operano in sinergia e integrazione con le forze dei Paesi ospitanti. In risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, gli Alleati hanno attivato i piani di difesa della NATO, dispiegando migliaia di truppe supplementari da entrambe le sponde dell'Atlantico. Attualmente, oltre 40.000 militari, supportati da significativi mezzi aerei e navali, sono sotto il diretto controllo della NATO sul fianco est dell'Alleanza, affiancati dalle truppe nazionali degli Alleati. La NATO ha rapidamente istituito quattro nuovi gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, che si aggiungono a quelli già esistenti in Estonia, Lettonia e Lituania e Polonia. Gli otto gruppi tattici ora coprono l'intero fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico a nord al Mar Nero a sud. Inoltre, al Vertice di Madrid del giugno 2022, gli alleati hanno concordato un cambiamento nella postura di deterrenza e di difesa della NATO, che prevede il rafforzamento delle difese avanzate, il potenziamento dei gruppi tattici nella parte orientale dell'Alleanza fino al livello di brigata, la trasformazione della Forza di risposta della NATO e l'aumento del numero di forze ad alta prontezza. L'Italia si è candidata a guidare, come Framework Nation, a partire da ottobre 2022, il Battle Group in Bulgaria, con base nella Novo Selo training area. Tutte le attività operative e addestrative condotte dalle Forze Armate Italiane sul fianco orientale della NATO sono disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).