Otranto, escursionista ferito alle Orte: delicato intervento via mare della Guardia Costiera
OTRANTO – Il primo weekend dell’estate 2025 si è aperto con un complesso intervento di soccorso lungo la costa salentina. Un escursionista è rimasto gravemente ferito nella zona delle Orte, ai piedi della suggestiva scarpata che sovrasta il lago di bauxite, dopo essere scivolato nel tentativo di raggiungere il mare.
Complice il mare calmo e il vento da nord, decine di bagnanti si erano riversati verso quell’area, nonostante sia in parte interdetta per rischio frane. L’uomo, nel percorrere un tratto particolarmente scosceso e instabile, ha perso l’equilibrio precipitando lungo il costone roccioso e riportando fratture scomposte.
I soccorsi sono stati immediatamente attivati via terra: i sanitari hanno prestato le prime cure sul posto, ma la natura impervia del terreno ha reso impossibile il recupero tradizionale. È stato quindi richiesto l’intervento della Guardia Costiera, che ha attivato la motovedetta SAR 309, della classe “Ammiraglio Francese”.
Grazie alla collaborazione con un’unità navale della cooperativa Lavoro e Ormeggio del porto di Otranto, il ferito è stato recuperato via mare e trasferito con urgenza al porto idruntino, dove è stato affidato definitivamente al personale sanitario per il trasporto in ospedale.
Operazione riuscita grazie alla sinergia tra enti
Il coordinamento tra Guardia Costiera, sanitari e supporto navale locale ha permesso di gestire efficacemente una situazione ad alto rischio, evitando esiti peggiori per l’escursionista.
La Guardia Costiera coglie l’occasione per rinnovare l’appello alla prudenza:
“Molti tratti della costa salentina, inclusa la zona delle Orte, sono soggetti a frane e instabilità geologica e risultano interdetti alla balneazione e al transito. Si invita la cittadinanza a verificare lo stato dei luoghi prima di intraprendere percorsi escursionistici, per la propria sicurezza e quella degli altri”.
Un promemoria importante, soprattutto in vista dei mesi estivi, quando il fascino di luoghi incontaminati può far dimenticare i rischi reali legati alla natura del territorio.