Porto di Torre a Mare: la Guardia Costiera di Bari sequestra cinque chilometri di rete da pesca illegale

BARI - Nella mattinata odierna, la Guardia Costiera di Bari ha portato a termine un’importante operazione di controllo e vigilanza lungo il litorale barese, con un’azione mirata presso il porto di Torre a Mare. L’intervento, condotto dal personale militare del 6° Centro di Coordinamento Area Pesca (C.C.A.P.), rientra nel quadro delle attività finalizzate alla tutela della filiera della pesca e dell’ambiente marino.

Durante l’operazione, gli ispettori pesca hanno rinvenuto a bordo di un natante da diporto un attrezzo da pesca vietato nell’ambito dell’attività sportiva e ricreativa: una rete da posta della lunghezza complessiva di circa cinque chilometri. L’attrezzatura, non consentita dalla normativa vigente, è stata immediatamente sottoposta a sequestro. Al pescatore ricreativo responsabile è stata contestata una sanzione amministrativa pari a 1.000 euro.

Nel corso della stessa attività ispettiva, i militari della Guardia Costiera hanno elevato altri quattro verbali, ciascuno dell’importo di 206 euro, per l’abusiva occupazione di spazio demaniale da parte di autoveicoli parcheggiati irregolarmente all’interno dell’area portuale.

L’operazione si inserisce in un più ampio programma di vigilanza che la Guardia Costiera di Bari conduce quotidianamente per garantire la legalità nella filiera ittica e la salvaguardia dell’ambiente marino. Questi controlli, condotti da personale appositamente formato e specializzato, sono fondamentali per la tutela del mare, degli ecosistemi e delle risorse biologiche che esso ospita.

La Guardia Costiera rinnova l’invito a rispettare le normative vigenti in materia di pesca e occupazione degli spazi demaniali, ricordando che la difesa dell’ambiente marino è un impegno condiviso e necessario per preservare la biodiversità e l’equilibrio del nostro ecosistema costiero.