Scomparsa dello storico Giuseppe Parlato, il cordoglio della Fondazione Tatarella
ROMA – È morto oggi a Roma, all’età di 73 anni, Giuseppe Parlato, uno dei maggiori storici italiani del Novecento. Nato a Milano il 29 maggio 1952, Parlato ha dedicato la sua vita allo studio del fascismo, della destra italiana e dei movimenti politici del secolo scorso. Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice dal 2008, ha diretto anche l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, lasciando un’impronta profonda nella storiografia italiana.
La Fondazione Tatarella, attraverso le parole del presidente Francesco Giubilei e del vicepresidente Fabrizio Tatarella, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa del professore, ricordandolo come «storico della destra, del fascismo e del sindacalismo rivoluzionario fiumano», ma anche come amico e guida culturale della fondazione, che ha presieduto nel suo comitato scientifico.
Parlato ha avuto un ruolo di primo piano nel plasmare il dibattito pubblico e accademico su temi complessi e spesso divisivi, come l’evoluzione del Movimento Sociale Italiano e il ruolo della destra nel secondo dopoguerra. Allievo del grande Renzo De Felice, di cui fu tra i più stretti collaboratori, ha saputo coniugare il rigore scientifico con una passione civile e culturale rara, contribuendo con numerose monografie e saggi a una comprensione più profonda della storia italiana.
«Il suo impegno era animato da una vera e propria vocazione», sottolinea la Fondazione Tatarella, «che ha ispirato generazioni di studiosi e giovani ricercatori a proseguire sulla strada della conoscenza storica».
Nel ricordo della Fondazione, Parlato è stato non solo un intellettuale di riferimento, ma anche una figura umana capace di legare passato e presente con lucidità e rispetto. «I nostri pensieri e le nostre preghiere – conclude la nota – sono rivolti alla sua famiglia e a tutti coloro che sono stati ispirati da una vita consacrata allo studio e alla cultura, fino all’ultimo istante».