Tensione alle stelle in Medio Oriente: esplosioni a Tel Aviv e Gerusalemme, l’Iran attacca con missili, Israele risponde con raid massicci
TEL AVIV – ore 20:45 – Tel Aviv e Gerusalemme sotto attacco. Una pioggia di missili provenienti dall’Iran ha colpito il territorio israeliano nelle ultime ore, scatenando una crisi militare senza precedenti tra i due Paesi. L’IDF (esercito israeliano) ha confermato che oltre 100 missili sono stati lanciati dall’Iran, mentre le esplosioni si sono susseguite in più punti, tra cui il centro di Tel Aviv, dove si segnala una colonna di fumo densa e danni strutturali in diverse aree urbane.
Anche a Gerusalemme si sono registrate esplosioni e allarmi, costringendo la popolazione a rifugiarsi nei bunker. Il sistema di difesa israeliano è entrato in azione immediatamente, intercettando parte dei missili, ma danni e feriti sono segnalati, anche se al momento non ci sono dati ufficiali sul numero delle vittime.
Nel frattempo, l’aviazione israeliana ha lanciato una nuova offensiva, colpendo oltre 200 obiettivi in territorio iraniano, tra cui infrastrutture militari, basi dei Pasdaran e impianti legati al programma nucleare.
Il leader supremo iraniano Ali Khamenei, intervenendo in diretta alla nazione, ha dichiarato: "Israele non ne uscirà indenne. Questa è una risposta legittima all’aggressione subita. Gli Stati Uniti saranno ritenuti corresponsabili”. In serata, una potente esplosione è stata avvertita a Isfahan, città che ospita uno dei principali centri di ricerca nucleare iraniani.
La situazione sta precipitando: l’IDF ha emesso una nuova allerta rossa, invitando tutti i cittadini a rifugiarsi, mentre fonti militari parlano della possibilità di diverse ondate di attacchi da parte dell’Iran.
Sul fronte internazionale, gli Stati Uniti hanno schierato navi da guerra nel Mediterraneo orientale per proteggere Israele e le proprie truppe. Donald Trump, in una dichiarazione, ha detto: "L’Iran non può avere una bomba atomica. Israele ha fatto ciò che doveva. Forse ora Teheran negozierà seriamente”, precisando che gli USA “non sono coinvolti direttamente”.
Putin ha parlato al telefono sia con Netanyahu che con il presidente iraniano Pezeshkian, offrendosi come mediatore. Tuttavia, il Cremlino ha definito "inaccettabili" le azioni israeliane.
L’Unione Europea, con Francia e Germania in testa, chiede l’immediato cessate il fuoco. Il presidente Macron ha confermato il rinvio della Conferenza ONU sui due Stati, mentre in Italia, Giorgia Meloni ha convocato un vertice di emergenza a Palazzo Chigi, ribadendo: "La nostra priorità è la sicurezza dei cittadini italiani e il ritorno al dialogo”.
Intanto, si teme una escalation regionale irreversibile, con possibili reazioni da parte di Hezbollah, Yemen e milizie sciite irachene. Il mondo guarda con crescente apprensione a una crisi che potrebbe sfociare in un conflitto di portata globale.