Torino, dramma in carcere: detenuto muore soffocato
Il SAPPE: “Tragedia drammatica, servono più formazione e presidi sanitari”
TORINO – Un grave episodio si è verificato questa mattina all’interno della casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, dove un detenuto italiano di 56 anni ha perso la vita a causa di un improvviso soffocamento.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo ha accusato un grave malessere intorno alle ore 11:40 mentre si trovava nella rotonda del reparto. Le sue difficoltà respiratorie sono apparse da subito evidenti. Immediato l’intervento del personale di Polizia Penitenziaria, che ha tentato la manovra di Heimlich, coadiuvato dal personale sanitario interno e successivamente dai soccorritori del 118. Nonostante circa 40 minuti di manovre salvavita, ogni tentativo di rianimazione si è purtroppo rivelato vano.
A commentare l’accaduto è il SAPPE (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria), che ha espresso profondo cordoglio per la tragedia, rilanciando la richiesta di maggiori investimenti in formazione e sanità penitenziaria.
“Ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia che colpisce il sistema penitenziario italiano – ha dichiarato Vicente Santilli, segretario regionale del SAPPE per il Piemonte –. Il personale ha agito con prontezza e professionalità, ma non sempre questo basta. Servono investimenti concreti in formazione, dotazioni sanitarie e risorse umane per evitare che simili episodi si ripetano”.
Affranto anche Donato Capece, segretario generale del sindacato: “È una notizia sconvolgente. Nonostante tutti gli sforzi degli agenti e dei sanitari, purtroppo l’uomo è deceduto. Questo mi induce a invitare i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, sia regionale che nazionale, a mettere la formazione e l’aggiornamento professionale dei Baschi Azzurri tra le priorità di intervento per il Corpo”.
Il caso riaccende i riflettori sulle condizioni operative nelle carceri italiane e sulla necessità di garantire maggiore sicurezza e supporto sanitario all’interno degli istituti di pena.
TORINO – Un grave episodio si è verificato questa mattina all’interno della casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, dove un detenuto italiano di 56 anni ha perso la vita a causa di un improvviso soffocamento.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo ha accusato un grave malessere intorno alle ore 11:40 mentre si trovava nella rotonda del reparto. Le sue difficoltà respiratorie sono apparse da subito evidenti. Immediato l’intervento del personale di Polizia Penitenziaria, che ha tentato la manovra di Heimlich, coadiuvato dal personale sanitario interno e successivamente dai soccorritori del 118. Nonostante circa 40 minuti di manovre salvavita, ogni tentativo di rianimazione si è purtroppo rivelato vano.
A commentare l’accaduto è il SAPPE (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria), che ha espresso profondo cordoglio per la tragedia, rilanciando la richiesta di maggiori investimenti in formazione e sanità penitenziaria.
“Ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia che colpisce il sistema penitenziario italiano – ha dichiarato Vicente Santilli, segretario regionale del SAPPE per il Piemonte –. Il personale ha agito con prontezza e professionalità, ma non sempre questo basta. Servono investimenti concreti in formazione, dotazioni sanitarie e risorse umane per evitare che simili episodi si ripetano”.
Affranto anche Donato Capece, segretario generale del sindacato: “È una notizia sconvolgente. Nonostante tutti gli sforzi degli agenti e dei sanitari, purtroppo l’uomo è deceduto. Questo mi induce a invitare i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, sia regionale che nazionale, a mettere la formazione e l’aggiornamento professionale dei Baschi Azzurri tra le priorità di intervento per il Corpo”.
Il caso riaccende i riflettori sulle condizioni operative nelle carceri italiane e sulla necessità di garantire maggiore sicurezza e supporto sanitario all’interno degli istituti di pena.
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Attualità