“Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni”: al via le residenze artistiche con giovani talenti da tutta Italia
Vico del Gargano e Rocchetta Sant'Antonio diventano officine sonore per la rilettura contemporanea della tradizione musicale pugliese
Musica, identità e innovazione si incontrano in “Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni”, il progetto che trasforma due borghi della provincia di Foggia – Vico del Gargano e Rocchetta Sant’Antonio – in vivaci residenze artistiche dedicate alla creazione di nuove composizioni ispirate alla musica popolare pugliese. Un percorso immersivo tra memoria e sperimentazione, che dall’8 al 19 luglio porterà sul territorio tredici giovani artisti selezionati da tutta Italia (e non solo), tra cantanti, compositori e strumentisti.
Il progetto, promosso dall’Associazione Musicale Symphonia Pugliese con il sostegno del bando SIAE “Per Chi Crea – Professionalizzazione degli artisti under 35”, punta a valorizzare la tradizione musicale locale attraverso un processo di ricerca, reinterpretazione e creazione. Un’iniziativa che guarda al futuro senza dimenticare il passato, e che mette al centro i giovani talenti e il territorio come elementi chiave per un rinnovamento culturale autentico.
Due borghi, una missione culturale
La residenza si articolerà in due fasi:
🔹 Vico del Gargano (8–13 luglio) ospiterà il momento di studio e raccolta del patrimonio musicale locale. Gli artisti lavoreranno a stretto contatto con figure depositarie della memoria orale del territorio, come la Confraternita della Madonna del Carmine, le Cantatrici di Ischitella, e la prof.ssa Grazia Galante di San Marco in Lamis, raccogliendo canti tradizionali, testimonianze e racconti.
🔹 Rocchetta Sant’Antonio (14–19 luglio) sarà invece il luogo della rielaborazione creativa e della composizione. Gli artisti saranno accompagnati da un team di esperti tra cui il compositore Silvano Mastromatteo, la docente di Discipline dello spettacolo Silvia Mei, il compositore Felice Lionetti e Massimo Sigillò, docente al Conservatorio di Foggia, che curerà la parte drammaturgica e scenica.
A guidare la dimensione accademica e teorica della residenza ci saranno inoltre Giuseppe Giordano, etnomusicologo dell’Università di Roma Tor Vergata, e Francesca Scionti, antropologa culturale dell’Università degli Studi di Foggia.
Esperienza, formazione e creazione
I 13 giovani selezionati – dopo un’attenta call nazionale partita ad aprile – parteciperanno a 96 ore di attività formative tra lezioni, laboratori e momenti di ricerca sul campo. Ogni partecipante riceverà una borsa di studio di 600 euro e il rimborso di spese di viaggio e alloggio, per garantire pieno accesso all’esperienza.
Il progetto culminerà con due concerti aperti al pubblico:
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📍 19 luglio a Rocchetta Sant’Antonio
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📍 20 luglio a Vico del Gargano
Durante gli eventi verranno presentate le composizioni originali nate dalla residenza, che successivamente saranno pubblicate e distribuite da Symphonia Pugliese.
Un ponte tra tradizione e futuro
«Siamo estremamente soddisfatti dell’alto livello degli artisti selezionati – dichiara Mara De Mutiis, presidente di Symphonia Pugliese –. Le residenze rappresentano il cuore pulsante del progetto: un’occasione trasformativa per i giovani, che potranno esplorare, reinterpretare e restituire al pubblico il patrimonio musicale della nostra terra. Il dialogo con le realtà locali e la guida di esperti di grande spessore garantiranno un’esperienza intensa e formativa, capace di lasciare un segno duraturo nella vita artistica dei partecipanti e nella memoria culturale dei territori coinvolti».
Il progetto gode del patrocinio dei Comuni di Vico del Gargano e Rocchetta Sant’Antonio, del Conservatorio “Umberto Giordano” e dell’Università di Foggia, oltre al supporto di partner privati come InnoData, Clab Studios e l’Associazione Festival dei Monti Dauni.
“Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni” si configura così come un vero cantiere di innovazione culturale e musicale, dove tradizione e contemporaneità si intrecciano per dare vita a una nuova narrazione sonora della Puglia più autentica. Un invito a tornare all’ascolto profondo del territorio, con orecchie nuove.