Volo Bari–Kos in ritardo di quasi 6 ore: nottata da incubo per i passeggeri Ryanair
BARI – Una serata da dimenticare per i passeggeri del volo FR7974 Bari–Kos della compagnia Ryanair, partito con quasi sei ore di ritardo rispetto all’orario previsto. Doveva decollare martedì 10 giugno alle 15:40, ma l’aereo è atterrato sull’isola greca solo alle 00:29 di oggi, mercoledì 11 giugno, lasciando decine di italiani bloccati per ore all’interno dell’aeroporto di Bari.
Ore di attesa e disagi
Una lunga attesa che ha generato forti disagi tra i viaggiatori, costretti a trascorrere gran parte del pomeriggio e della serata in aeroporto, senza indicazioni chiare sul momento della partenza. Tra i passeggeri, famiglie in vacanza, lavoratori e persone dirette a Kos per motivi di salute, rimasti in attesa senza ricevere informazioni tempestive sulle cause del ritardo.
Fonti vicine allo scalo barese riferiscono che non risultavano condizioni meteo avverse sulla rotta in questione né problemi noti come bird strike (impatto con uccelli), spesso causa di ritardi. Si tratterebbe dunque, secondo quanto emerge, di problematiche operative interne alla compagnia.
Possibile risarcimento fino a 250 euro
Secondo quanto stabilito dal Regolamento Europeo 261/2004, per ritardi superiori alle tre ore su voli all’interno dell’UE (o in partenza dall’UE), i passeggeri hanno diritto a una compensazione pecuniaria fino a 250 euro, a meno che la compagnia non dimostri che il ritardo sia stato causato da “circostanze eccezionali”.
Nel caso del volo FR7974, non sembrano esserci cause straordinarie, il che aprirebbe la strada a richieste di rimborso. I viaggiatori coinvolti possono presentare istanza direttamente alla compagnia aerea oppure affidarsi a una claim company come ItaliaRimborso.it, oppure ancora rivolgersi a CAF o associazioni dei consumatori per assistenza.
L'ennesimo episodio
Si tratta di un nuovo episodio che riaccende i riflettori sui ritardi delle compagnie low cost, in particolare durante la stagione estiva, quando gli scali italiani registrano un traffico aereo elevato e spesso si verificano problemi di gestione, turni del personale o rotazioni degli aeromobili.
I passeggeri colpiti ora sperano in un rapido riconoscimento dei loro diritti e in un’estate più tranquilla sui cieli europei.