«Apulia Antiqua»: il passato si fa musica all’alba e al tramonto


MONOPOLI - Un viaggio indietro nei secoli, tra suoni antichi e atmosfere senza tempo: torna anche quest’anno «Apulia Antiqua», il progetto artistico dell’associazione Sentieri Armonici, diretto da Giovanni Rota. Una rassegna unica nel suo genere, che dal 10 luglio al 18 ottobre (con una seconda parte dal 16 novembre al 29 dicembre) porterà in Puglia la musica antica, eseguita con strumenti originali e secondo la prassi storica, attraverso concerti che uniscono raffinatezza, bellezza paesaggistica ed emozione.

La proposta è sostenuta dal Ministero della Cultura, dal Comune di Monopoli e da altre amministrazioni locali, e si distingue per la qualità degli interpreti, molti dei quali di rilevanza nazionale e internazionale.

Il fascino della luce – tra concerti all’alba e serate sotto le stelle

La prima parte del festival si concentrerà a Monopoli, con cinque appuntamenti che si svolgeranno tra serate nel cuore del centro storico e concerti all’alba, in location mozzafiato come il piazzale della chiesa di San Michele in Frangesto.

Si comincia giovedì 10 luglio, alle 21:00, sul sagrato della Basilica Cattedrale, con l’Ensemble Orfeo Futuro, formato da venti fiati storici, accompagnati dal soprano Melissa Wedekind e dal basso Antonio Masotti, in un programma che attraversa il Rinascimento e il Barocco, da Heinrich Isaac a Michael Praetorius.

Il primo risveglio musicale sarà sabato 12 luglio, alle 5:00 del mattino, con l’Apulia Brass Quintet, che accompagnerà l’alba con le pagine più iconiche del repertorio classico, suonate dagli ottoni.

Lunedì 14 luglio, nel chiostro di Palazzo San Martino, si entrerà nel cuore del Barocco con il Collegium Pro Musica, impegnato in un excursus sulla produzione per flauto con musiche di Vivaldi, Telemann e altri grandi autori.

Altro momento di grande fascino sarà domenica 20 luglio, sempre nel chiostro, con l’ensemble Dolci Accenti, che proporrà un viaggio tra amore e malinconia con brani di Marini, Caroso, Caccini e Frescobaldi, raccontando storie di desiderio e dolore nella musica del primo Seicento.

Il secondo concerto all’alba si terrà sabato 26 luglio, di nuovo a San Michele in Frangesto, con il liutista Francesco Zoccali, in un recital intimo e meditativo, dalle prime scuole francesi al galante Sylvius Leopold Weiss.

Un festival itinerante tra storia e identità

Dopo questa prima fase monopolitana, Apulia Antiqua inizierà il suo viaggio itinerante attraverso la Puglia.

Sabato 2 agosto, all’alba, si farà tappa a San Nicandro Garganico con il fisarmonicista Luigi Gordano, uno dei maggiori virtuosi dello strumento, con un programma che va da Bach a Rachmaninov.

Il 23 agosto, il festival approderà nel Salento, a Gagliano del Capo, con un progetto originale che fonde musica antica e folk balcanico, grazie al duo ceco-ungherese composto da Maru Nezdařilová e János Bitó.

A settembre sarà la volta del Museo di Egnazia, nei pressi di Fasano, dove il 19 settembre, al tramonto, suoneranno il gambista Teodoro Baù e il chitarrista Giulio Petrella.

Infine, Polignano a Mare ospiterà gli ultimi due eventi della prima parte del festival, nella splendida chiesa Matrice: sabato 27 settembre con l’ensemble Murum, e sabato 18 ottobre con il tenore Alessandro Giangrande e l’ensemble Orfeo Futuro, diretti da Pierfrancesco Borrelli, in un recital di serenate d’amore del Seicento italiano.

Quando la musica racconta il tempo

«Apulia Antiqua» è molto più di una rassegna musicale: è un’occasione per ascoltare il passato con orecchie nuove, per immergersi in repertori dimenticati e riscoprire la bellezza del suono autentico, filtrato dalla luce naturale dell’alba o dal silenzio del tramonto.

La seconda parte del programma, prevista da novembre a fine dicembre, annuncerà nuovi appuntamenti e nuove sorprese.

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