Bari, il sindaco Leccese incontra due vittime dell’aggressione a Pane e Pomodoro: “Non saranno i violenti a cambiare il volto della nostra città”


BARI - Questa mattina il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha ricevuto nel suo ufficio a Palazzo di Città due delle giovani vittime dell’aggressione avvenuta nella notte di venerdì scorso sulla spiaggia di Pane e Pomodoro. Un incontro carico di significato, a pochi giorni da un episodio che ha scosso profondamente la comunità barese.

I due ragazzi, coinvolti insieme ad alcuni amici in una brutale aggressione da parte di un branco di violenti, stavano festeggiando una laurea, un momento di gioia trasformatosi in un incubo. Un’aggressione che, secondo il sindaco, colpisce al cuore non solo le persone coinvolte, ma l’intero tessuto sociale della città.

“Mi ha turbato molto, da padre e da sindaco, la notizia dell’aggressione – ha dichiarato Leccese –. È inaccettabile che episodi simili avvengano in uno degli spazi pubblici più simbolici di Bari, luogo di incontro e condivisione per giovani e turisti”.

Il sindaco ha sottolineato come tali episodi rivelino la difficoltà, da parte di alcuni, di accettare un cambiamento culturale ormai in atto: “La nostra società è più consapevole, più attenta al bene comune. Lo spazio pubblico non è privilegio di pochi ma diritto di tutti, nel rispetto delle regole della convivenza civile”.

Leccese ha inoltre rivolto parole di gratitudine alle vittime per il loro impegno civile e ha lanciato un messaggio chiaro ai giovani baresi: “Continuate a vivere le nostre spiagge, a festeggiare i vostri traguardi. Non saranno pochi balordi a cambiare lo spirito della nostra bellissima città. Il Comune è al vostro fianco, e rafforzeremo sicurezza e presìdi per tutelare la vostra libertà”.

Il sindaco ha infine auspicato che le indagini in corso possano rapidamente portare all’identificazione dei responsabili, assicurandoli alla giustizia.

Un episodio doloroso, dunque, che richiama all’unità e alla responsabilità collettiva, ma anche alla determinazione di non cedere alla paura.