“Down The Wall Sketch” conquista Trani: quando il teatro abbatte davvero i muri
TRANI - Una serata di emozioni forti, sorrisi sinceri e applausi convinti. Così il pubblico del Festival nazionale Il Giullare ha accolto, lunedì 14 luglio, lo spettacolo Down The Wall Sketch, messo in scena sul palco di Trani dal gruppo teatrale dell’Associazione Il Bell’Anatroccolo di Foggia, in collaborazione con l’Associazione Tanino di Deliceto.
Un lavoro corale, nato nei mesi scorsi all’interno di un laboratorio teatrale inclusivo, che si è trasformato in una vera e propria esplosione di energia e consapevolezza. Diretto da Gaetano Doto, regista e presidente dell’Associazione Tanino, lo spettacolo ha conquistato il pubblico con la sua capacità di far riflettere e divertire allo stesso tempo. Non con lezioni, ma con la forza semplice e rivoluzionaria dell’arte.
Perché Down The Wall Sketch non è solo uno spettacolo. È il frutto di un percorso condiviso, in cui ogni partecipante ha potuto portare sé stesso, le proprie storie e il proprio talento. È il teatro che si fa strumento di incontro, di abbattimento delle barriere, di riscoperta dell’altro. E, in fondo, anche di sé stessi.
Da 17 anni, il Festival Il Giullare porta avanti questa idea di teatro come ponte tra le differenze. Nato dall’iniziativa di un gruppo di giovani volontari legati al Centro di Salute Mentale di Trani, ispirati dagli scritti di Dario Fo, il festival è cresciuto fino a diventare una delle rassegne italiane più significative nel campo del teatro integrato. Il messaggio resta chiaro: “Non c’è terapia migliore per ciascuna persona che farla sentire tale”. Una frase semplice, eppure potentissima.
Lo spirito del festival è stato perfettamente incarnato dallo spettacolo del gruppo foggiano. “Sul palco non importa chi sei o quale sia la tua storia – spiegano gli organizzatori – sei un attore, un interprete, e in quella dimensione sei autenticamente te stesso.” E questo è ciò che il pubblico ha visto e sentito: autenticità, passione, dedizione.
Il regista Gaetano Doto ha voluto sottolineare l’importanza di questa esperienza: “Essere selezionati per Il Giullare è un riconoscimento prezioso per il lavoro che portiamo avanti. È un premio per tutte le ragazze e i ragazzi che hanno creduto nel progetto e lo hanno costruito con il cuore.”
Un ringraziamento speciale è andato a Patrizia Liquori, presidente dell’Associazione Il Bell’Anatroccolo e compagna di viaggio di Doto in questa avventura. “Dal primo giorno siamo complici – ha detto il regista – e non potrei desiderare di meglio. Lunedì sera abbiamo dato il massimo, ma soprattutto ci siamo divertiti e abbiamo vissuto qualcosa di indimenticabile.”
Guardando i volti sorridenti degli attori all’uscita di scena, è difficile non credergli. Down The Wall Sketch ha lasciato in platea molto più di un semplice applauso: ha aperto uno spiraglio su un mondo possibile, dove il teatro non è finzione, ma vita che si intreccia, che accoglie e che cambia. Un’esperienza che resta dentro, come solo l’arte più vera sa fare.
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