Emiliano: “Lecce merita l’autostrada. Quando sarò premier me ne occuperò personalmente”


BARI –
Una promessa forte, quasi una dichiarazione d’intenti da campagna elettorale, quella lanciata dal governatore Michele Emiliano durante la presentazione del nuovo Piano triennale dei servizi di trasporto pubblico locale per il triennio 2024–2026. Parlando da Bari, Emiliano ha affrontato con toni accesi il tema delle infrastrutture viarie e ferroviarie, denunciando criticità storiche e anticipando progetti futuri. In cima alla lista: l'autostrada per Lecce.

“È assurdo che una città come Lecce, che ha il più alto reddito pro capite della Puglia, non sia collegata da un’autostrada – ha detto il governatore –. È una cosa senza precedenti. Quando sarò presidente del Consiglio mi occuperò personalmente della questione”. Un'affermazione che ha subito attirato l’attenzione mediatica e politica, suscitando reazioni tanto entusiaste quanto scettiche.

Il nodo infrastrutturale di Lecce e del Salento

La mancanza di un collegamento autostradale diretto per Lecce è una ferita aperta per il Salento. Emiliano non si è limitato alla denuncia, ma ha rilanciato: “Le strade interne del Salento sono persino più di quelle necessarie. Ma serve una vera infrastruttura di livello nazionale. Lecce non può rimanere isolata”.

Parole che si inseriscono in un contesto più ampio, dove Emiliano ha criticato anche l’assenza di una circonvallazione per Bari, costringendo chi è diretto a sud a imbottigliarsi nel traffico della città. “La statale che attraversa Bari è la più trafficata e pericolosa del Paese. È paradossale che chi è diretto a Lecce debba passare per Bari anche se non deve fermarsi lì”.

Alta velocità e trasporto integrato: “Serve equilibrio”

Nel suo intervento, Emiliano ha allargato lo sguardo alle ferrovie e all’alta velocità, sottolineando le difficoltà strutturali della linea Adriatica. “È impensabile far viaggiare i treni a 300 all’ora in mezzo alle case – ha osservato –. Serve una pianificazione che tenga conto della sicurezza e del disagio delle comunità. Basta vedere cosa accade in caso di incendi”.

Sulla linea Bari-Napoli, il presidente ha espresso fiducia: “Speriamo che i lavori finiscano presto. È un collegamento strategico”.

Poi, una nota di orgoglio per i progressi già fatti: “Quando salgo su un treno regionale in Puglia e vedo cittadini e turisti con le biciclette, che studiano o navigano online grazie alla connessione, provo un’emozione vera. È un salto di qualità che fino a pochi anni fa era impensabile”.

Aeroporti, spazioporto e porto di Taranto

Ampio spazio anche ai progetti sull’intermodalità e le connessioni aeroportuali. Emiliano ha rivendicato una visione “razionale”: “Ho sempre detto no agli aeroporti sotto casa, ma i trasporti devono raggiungere gli aeroporti in modo efficiente. È lì che si vince la sfida della modernità”.

Focus anche su Taranto e sulla pista cargo di Grottaglie, che sta iniziando a ospitare voli regolari per il trasporto merci: “Ci stiamo muovendo per creare un polo logistico e industriale che metta insieme porto, aeroporto e connessioni ferroviarie. Taranto può diventare un nodo strategico del Sud”.

Il sogno del biglietto unico

Infine, un accenno a un progetto che da anni resta in sospeso: il biglietto unico per i trasporti in Puglia. “Ne abbiamo parlato tante volte – ha ammesso Emiliano – ma realizzarlo è difficile, perché significa mettere d’accordo concessionari diversi. Ma è una sfida che vogliamo vincere”.

Con queste parole, il presidente della Regione ha concluso un intervento ricco di contenuti e ambizioni, rilanciando il ruolo della Puglia come laboratorio di innovazione infrastrutturale. E, forse, gettando un primo seme in vista di future sfide politiche nazionali.