Gallipoli, morte del piccolo Andrea: la Procura di Lecce indaga per omicidio colposo
GALLIPOLI - Diventa omicidio colposo il reato ipotizzato nell’inchiesta aperta dalla Procura di Lecce in seguito alla morte del piccolo Andrea, il bambino di 7 anni originario di La Spezia, deceduto martedì 22 luglio dopo tre giorni di coma. Il tragico episodio è avvenuto nella giornata di domenica 20 luglio, quando il padre ha trovato il figlio privo di sensi all’interno di una piscina in un parco acquatico a Gallipoli, nel cuore del Salento.
In un primo momento il fascicolo d’indagine conteneva l’ipotesi di lesioni personali gravissime, ma con il successivo decesso del minore la Procura ha deciso di modificare l’imputazione, configurando ora il reato di omicidio colposo contro ignoti.
Presso l’ospedale di Gallipoli, dove il bambino era ricoverato, è stata eseguita un’ispezione esterna sul corpo del piccolo da parte della dottoressa Francesca Donno, medico legale incaricato. Al termine dell’esame, il pubblico ministero Simona Rizzo ha dato l’autorizzazione alla restituzione della salma ai familiari.
I funerali di Andrea si terranno nel pomeriggio di giovedì 4 luglio nella chiesa di Depressa, frazione di Tricase in provincia di Lecce, paese d’origine della famiglia dove il piccolo era nato e a cui era legato nonostante vivesse in Liguria. La sua morte ha generato commozione profonda in due comunità , dalla Riviera ligure al Salento, lasciando sgomento e dolore in quanti lo conoscevano.
Le indagini proseguono per fare piena luce su quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità o negligenze nella gestione della sicurezza dell’impianto. Gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore prima dell’incidente, acquisendo testimonianze e documentazione utile, per chiarire se il piccolo sia finito in acqua da solo o se si sia trattato di un evento evitabile.
Nel frattempo, cresce la richiesta di verifiche e controlli rigorosi nei parchi acquatici e nei luoghi frequentati dai bambini, affinché tragedie come quella di Andrea non abbiano più a ripetersi.
In un primo momento il fascicolo d’indagine conteneva l’ipotesi di lesioni personali gravissime, ma con il successivo decesso del minore la Procura ha deciso di modificare l’imputazione, configurando ora il reato di omicidio colposo contro ignoti.
Presso l’ospedale di Gallipoli, dove il bambino era ricoverato, è stata eseguita un’ispezione esterna sul corpo del piccolo da parte della dottoressa Francesca Donno, medico legale incaricato. Al termine dell’esame, il pubblico ministero Simona Rizzo ha dato l’autorizzazione alla restituzione della salma ai familiari.
I funerali di Andrea si terranno nel pomeriggio di giovedì 4 luglio nella chiesa di Depressa, frazione di Tricase in provincia di Lecce, paese d’origine della famiglia dove il piccolo era nato e a cui era legato nonostante vivesse in Liguria. La sua morte ha generato commozione profonda in due comunità , dalla Riviera ligure al Salento, lasciando sgomento e dolore in quanti lo conoscevano.
Le indagini proseguono per fare piena luce su quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità o negligenze nella gestione della sicurezza dell’impianto. Gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore prima dell’incidente, acquisendo testimonianze e documentazione utile, per chiarire se il piccolo sia finito in acqua da solo o se si sia trattato di un evento evitabile.
Nel frattempo, cresce la richiesta di verifiche e controlli rigorosi nei parchi acquatici e nei luoghi frequentati dai bambini, affinché tragedie come quella di Andrea non abbiano più a ripetersi.
