Intervento di microchirurgia innovativo all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari
BARI - Un delicato intervento di microchirurgia ricostruttiva è stato eseguito con successo dall’équipe di chirurgia plastica e ricostruttiva dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, IRCCS. Il paziente, un uomo di 70 anni affetto da carcinoma squamocellulare del volto, è stato sottoposto a un intervento complesso della durata di circa otto ore, volto all’asportazione radicale della neoplasia e alla ricostruzione funzionale ed estetica del viso.
L’équipe, guidata dal dott. Maurizio Ressa, con i chirurghi Andrea Armenio e Sara Leuzzi, ha prelevato un lembo di pelle con vasi sanguigni dall’avambraccio del paziente, trasferendolo sul volto e collegandolo ai vasi del collo mediante tecniche microchirurgiche di alta precisione. L’intervento ha permesso di preservare nervi e ghiandole del distretto testa-collo, garantendo una piena ripresa estetica e funzionale.
Il paziente, dimesso dopo pochi giorni, è in buone condizioni.
Il commissario straordinario Alessandro Delle Donne ha sottolineato come l’intervento sia frutto dell’esperienza maturata anche a livello internazionale dal team chirurgico. Ha inoltre annunciato che l’Istituto mira a replicare queste tecniche anche nella ricostruzione mammaria, in particolare nei casi in cui le tecniche convenzionali non risultano applicabili.
L’équipe, guidata dal dott. Maurizio Ressa, con i chirurghi Andrea Armenio e Sara Leuzzi, ha prelevato un lembo di pelle con vasi sanguigni dall’avambraccio del paziente, trasferendolo sul volto e collegandolo ai vasi del collo mediante tecniche microchirurgiche di alta precisione. L’intervento ha permesso di preservare nervi e ghiandole del distretto testa-collo, garantendo una piena ripresa estetica e funzionale.
Il paziente, dimesso dopo pochi giorni, è in buone condizioni.
Il commissario straordinario Alessandro Delle Donne ha sottolineato come l’intervento sia frutto dell’esperienza maturata anche a livello internazionale dal team chirurgico. Ha inoltre annunciato che l’Istituto mira a replicare queste tecniche anche nella ricostruzione mammaria, in particolare nei casi in cui le tecniche convenzionali non risultano applicabili.
