Milano, Sala si difende in aula: “Le mie mani sono pulite”
MILANO – “Le mie mani sono pulite”. Con queste parole, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha aperto oggi il suo intervento in Consiglio comunale, intervenendo in merito all’inchiesta urbanistica che lo vede indagato. Un discorso diretto e personale, pronunciato in un’aula consiliare colma di tensione, con gli occhi puntati su Palazzo Marino.
“Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature – ha dichiarato Sala – si è sempre esclusivamente basato sull’interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio”. Un’affermazione netta, con cui il sindaco ha voluto respingere ogni accusa e ribadire la correttezza del suo operato alla guida della città.
Accanto a lui, presente anche l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, coinvolto nell’indagine e per il quale la Procura ha richiesto gli arresti domiciliari. Tancredi ha ufficialmente annunciato le sue dimissioni, un passo che segna l’inizio di una nuova fase per la giunta comunale e che potrebbe avere ricadute politiche significative nei prossimi mesi.
Il Partito Democratico, a sostegno del sindaco, ha espresso la necessità di un rinnovamento. In una nota diffusa al termine di una riunione tenutasi ieri sera, la segreteria cittadina del Pd ha dichiarato: “Serve un segnale di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città”. Pur ribadendo la fiducia in Sala, il partito apre dunque alla possibilità di una revisione interna e di un nuovo slancio politico.
La vicenda giudiziaria, che ruota attorno alla gestione delle pratiche urbanistiche del capoluogo lombardo, sta scuotendo profondamente la politica milanese. Le indagini proseguono, mentre l’amministrazione comunale si trova ora di fronte alla sfida più urgente: ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini, rilanciando trasparenza e visione per affrontare le prossime sfide della città.
“Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature – ha dichiarato Sala – si è sempre esclusivamente basato sull’interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio”. Un’affermazione netta, con cui il sindaco ha voluto respingere ogni accusa e ribadire la correttezza del suo operato alla guida della città.
Accanto a lui, presente anche l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, coinvolto nell’indagine e per il quale la Procura ha richiesto gli arresti domiciliari. Tancredi ha ufficialmente annunciato le sue dimissioni, un passo che segna l’inizio di una nuova fase per la giunta comunale e che potrebbe avere ricadute politiche significative nei prossimi mesi.
Il Partito Democratico, a sostegno del sindaco, ha espresso la necessità di un rinnovamento. In una nota diffusa al termine di una riunione tenutasi ieri sera, la segreteria cittadina del Pd ha dichiarato: “Serve un segnale di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città”. Pur ribadendo la fiducia in Sala, il partito apre dunque alla possibilità di una revisione interna e di un nuovo slancio politico.
La vicenda giudiziaria, che ruota attorno alla gestione delle pratiche urbanistiche del capoluogo lombardo, sta scuotendo profondamente la politica milanese. Le indagini proseguono, mentre l’amministrazione comunale si trova ora di fronte alla sfida più urgente: ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini, rilanciando trasparenza e visione per affrontare le prossime sfide della città.
