Puglia, approvata la legge per attrarre e trattenere i talenti. Emiliano: "Investiamo sulle competenze, qui si costruisce il nostro futuro"
BARI – Con 39 voti favorevoli e una sola astensione, il Consiglio regionale della Puglia ha approvato la legge "Misure per l'attrazione, valorizzazione, mobilità circolare e permanenza dei talenti in Puglia". Si tratta di un provvedimento strategico, pensato per trattenere i giovani formati in regione, favorire il rientro dei pugliesi all’estero, attrarre nuove competenze e incentivare autoimprenditorialità e innovazione sociale, all’interno di un più ampio disegno di crescita sostenibile e partecipata.
La nuova legge rientra nel percorso tracciato dalla strategia #mareAsinistra, lanciata nel 2023, che propone una visione innovativa per il Mezzogiorno, fondata sulla centralità del Mediterraneo e sull’integrazione tra cultura, ambiente, lavoro e partecipazione. In questo quadro si collocano anche le recenti riforme in tema di politiche giovanili, intelligenza artificiale, innovazione aperta e l’istituzione della nuova Agenzia Regionale per la Tecnologia, il Trasferimento Tecnologico e l’Innovazione (ARTI).
“Per troppo tempo abbiamo assistito alla partenza dei nostri giovani più capaci, costretti a cercare altrove le opportunità che meritavano. Con questa legge cambiamo direzione”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Non è solo un contrasto alla fuga dei cervelli, ma un vero investimento nella nostra capacità di generare innovazione, sviluppo e occupazione di qualità. Vogliamo che la Puglia diventi un territorio fertile per le migliori idee: un luogo in cui si possa scegliere di restare, tornare o arrivare e mettere radici. Il futuro della Puglia si costruisce qui, investendo sulle persone, sulle competenze e sulle idee”.
Il testo normativo adotta una definizione ampia di "talenti", includendo studenti, lavoratori, artisti, nomadi digitali, startupper e chiunque possegga – o voglia acquisire – competenze e specializzazioni nei settori strategici per lo sviluppo della regione. La Puglia si propone così come spazio accogliente per progetti di studio, lavoro e vita, sia temporanei che stabili.
Le misure previste vanno dagli incentivi per l’assunzione a un sistema di accoglienza integrato, in grado di garantire accesso a sanità, residenzialità e servizi primari, con attenzione all’abitare sicuro e all’inclusione delle persone con disabilità. Tra le novità, i programmi di “residenza attiva” nei borghi, pensati per valorizzare il patrimonio immobiliare inutilizzato e creare poli di innovazione diffusa, in particolare nei settori culturali, digitali e tecnologici.
La legge istituisce inoltre una governance strutturata e partecipata. Un’Agenda Strategica Regionale triennale definirà le priorità e le azioni, coordinate da un Nucleo Tecnico Regionale e supportate dall’Alleanza per lo Sviluppo dei Talenti, un partenariato pubblico-privato con funzione di osservatorio sui fenomeni migratori e occupazionali. Previsto anche un Piano di Comunicazione dedicato, che si avvarrà di sportelli territoriali “one-stop-shop”, un portale multilingue e della rete delle Associazioni dei Pugliesi nel mondo, considerata leva strategica per il dialogo transnazionale e il ritorno delle competenze.
“Questa legge nasce da un processo partecipato, che ha messo al centro l’ascolto e il confronto aperto con le persone”, ha sottolineato Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione. “Attraverso la piattaforma Puglia Partecipa abbiamo coinvolto cittadini, enti locali, università, imprese e terzo settore, scrivendo il testo con chi vive ogni giorno le sfide del lavoro, della formazione e dell’innovazione. Non abbiamo scritto una legge per i talenti, ma insieme ai talenti”.
Con questa legge, la Regione Puglia lancia un messaggio chiaro: il futuro non va cercato altrove. Si può (e si deve) costruire qui, dove le competenze trovano spazio, le idee circolano e l’innovazione è parte integrante di una visione inclusiva, ambiziosa e concreta.