Recuperato il terzo corpo tra i quattro dispersi in mare lo scorso 29 giugno
TARANTO – Nella serata del 19 luglio 2025, le autorità marittime hanno recuperato il terzo corpo tra i quattro uomini dispersi in mare dal 29 giugno, quando erano salpati dal porto di Taranto per una battuta di pesca a bordo di una barca semicabinata di circa sette metri.
Il dramma della comitiva
Il 29 giugno quattro amici – tra i 60 e i 73 anni – si erano imbarcati dal Molo Santa Lucia per un’escursione sul Golfo di Taranto. Questi erano:
• Claudio Donnaloia, 73 anni, già ritrovato senza vita il 30 giugno al largo di Bernalda ;
• Pasquale Donnaloia, 67 anni, fratello di Claudio, giunto da Milano;
• Antonio Dell’Amura, 61 anni, proprietario dell’imbarcazione;
• Domenico Lanzolla, 60 anni;
Uno di loro, affetto da diabete, avrebbe dovuto rientrare per una somministrazione di insulina, scatenando l’allarme dopo l’interruzione dei contatti intorno alle 11 del 29 giugno .
Fasi del recupero
• 30 giugno – viene recuperato il primo corpo, identificato come quello di Claudio Donnaloia .
• 2 luglio – ritrovamento del secondo corpo nello stesso tratto di mare al largo di Policoro, attorno alle 20:00, come confermano fonti della Guardia Costiera .
• 19 luglio – recuperato il terzo corpo, portando angoscia alle famiglie e conferma della tragedia in corso .
Prosegue la ricerca dell’ultimo disperso
Le operazioni, coordinate dalla Capitaneria di Porto di Taranto e dalla Direzione Marittima di Bari, coinvolgono motovedette, elicotteri dell’Aeronautica Militare e della Guardia di Finanza, droni, sommozzatori e mezzi sonar sui fondali .
L’area battuta spazia tra le coste joniche di Puglia, Basilicata e Calabria, fino a 15 miglia dalla riva .
Secondo la Capitaneria, il tratto di mare restato impraticabile per condizioni meteo (forte tramontana) potrebbe aver provocato il capovolgimento dell’imbarcazione, con il distacco del divanetto bianco rinvenuto in corrispondenza dei ritrovamenti dei corpi .
L’attuale situazione
• Recuperati finora: 3 corpi, tra cui quello di Claudio Donnaloia, riconosciuto dalle autorità e dai familiari.
• Mancante all’appello: un solo disperso, la cui identità resta ancora da ufficializzare.
Le ricerche non si fermano. Le autorità marittime hanno rinnovato l’appello a imbarcazioni e diportisti presenti nell’area per segnalare eventuali avvistamenti o cambiamenti della parte sommersa o visibile dei relitti.
Il dramma della comitiva
Il 29 giugno quattro amici – tra i 60 e i 73 anni – si erano imbarcati dal Molo Santa Lucia per un’escursione sul Golfo di Taranto. Questi erano:
• Claudio Donnaloia, 73 anni, già ritrovato senza vita il 30 giugno al largo di Bernalda ;
• Pasquale Donnaloia, 67 anni, fratello di Claudio, giunto da Milano;
• Antonio Dell’Amura, 61 anni, proprietario dell’imbarcazione;
• Domenico Lanzolla, 60 anni;
Uno di loro, affetto da diabete, avrebbe dovuto rientrare per una somministrazione di insulina, scatenando l’allarme dopo l’interruzione dei contatti intorno alle 11 del 29 giugno .
Fasi del recupero
• 30 giugno – viene recuperato il primo corpo, identificato come quello di Claudio Donnaloia .
• 2 luglio – ritrovamento del secondo corpo nello stesso tratto di mare al largo di Policoro, attorno alle 20:00, come confermano fonti della Guardia Costiera .
• 19 luglio – recuperato il terzo corpo, portando angoscia alle famiglie e conferma della tragedia in corso .
Prosegue la ricerca dell’ultimo disperso
Le operazioni, coordinate dalla Capitaneria di Porto di Taranto e dalla Direzione Marittima di Bari, coinvolgono motovedette, elicotteri dell’Aeronautica Militare e della Guardia di Finanza, droni, sommozzatori e mezzi sonar sui fondali .
L’area battuta spazia tra le coste joniche di Puglia, Basilicata e Calabria, fino a 15 miglia dalla riva .
Secondo la Capitaneria, il tratto di mare restato impraticabile per condizioni meteo (forte tramontana) potrebbe aver provocato il capovolgimento dell’imbarcazione, con il distacco del divanetto bianco rinvenuto in corrispondenza dei ritrovamenti dei corpi .
L’attuale situazione
• Recuperati finora: 3 corpi, tra cui quello di Claudio Donnaloia, riconosciuto dalle autorità e dai familiari.
• Mancante all’appello: un solo disperso, la cui identità resta ancora da ufficializzare.
Le ricerche non si fermano. Le autorità marittime hanno rinnovato l’appello a imbarcazioni e diportisti presenti nell’area per segnalare eventuali avvistamenti o cambiamenti della parte sommersa o visibile dei relitti.
