Si conclude “Bari Città Aperta”: nasce Adaxì, piattaforma digitale open source per la città del futuro
BARI – Dopo dieci giorni di lavoro condiviso, dall’8 al 17 luglio, si è concluso con successo Bari Città Aperta, il laboratorio di ricerca e co-progettazione urbana promosso dal Comune di Bari e dalla Città Metropolitana, nell’ambito delle attività di Porta Futuro e del progetto Invest in Bari, in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito.
Un’esperienza intensa e partecipata che ha coinvolto circa 100 persone, tra cittadini, professionisti, docenti, startup, imprese e istituzioni, unite dalla volontà di immaginare soluzioni concrete e sostenibili per la città, mettendo a sistema competenze, bisogni e risorse. La Scuola Open Source ha curato l’organizzazione e la direzione scientifica del laboratorio, con il contributo di 15 docenti e la partecipazione attiva di importanti realtà del mondo dell’innovazione, tra cui Exprivia, QuestIT, NTT Data, Deloitte, Btinkeeng, EY ed Epipoli.
Fondamentale il contributo di IKEA Bari, che ha arredato uno spazio pubblico temporaneo all’interno del cortile di Spazio13, utilizzato come hub durante le attività, e di Arduino, che ha fornito dotazioni tecnologiche per le sperimentazioni.
Il laboratorio si è sviluppato seguendo il metodo XYZ della Scuola Open Source, che integra apprendimento collaborativo, progettazione partecipata e sperimentazione pratica. Le attività si sono articolate tra ricerca sul territorio, momenti formativi, progettazione condivisa e restituzioni pubbliche, affrontando tre grandi sfide urbane: migliorare l’accesso alle informazioni culturali e civiche, rafforzare la cura condivisa del verde urbano, e valorizzare il commercio di prossimità.
Il principale esito del laboratorio è la nascita di Adaxì, un ecosistema digitale open source pensato per connettere persone, servizi e opportunità nel territorio barese, promuovendo collaborazione, apprendimento e attivazione civica. Si tratta di una piattaforma modulare, pubblica e trasparente, progettata per integrare e valorizzare ciò che già esiste, generando nuove possibilità attraverso una tecnologia intesa come bene comune. Adaxì resterà in fase beta nei prossimi mesi e integra strumenti per la mappatura dei servizi, l’emersione delle competenze, l’orientamento alle opportunità e la costruzione di reti tra enti, aziende e cittadini.
I primi tre servizi sviluppati offrono una panoramica concreta delle potenzialità del progetto. Adaxì - Eventi è una piattaforma semplice e accessibile che raccoglie tutte le iniziative in città – dai concerti alle mostre, dai laboratori agli eventi di quartiere – in un calendario unico, consultabile per data, zona, tipo di attività e fascia di prezzo. Un chatbot su Telegram permette a chiunque di segnalare nuovi eventi, rendendo il sistema partecipativo e diffuso.
Adaxì - Comunità si concentra sulla valorizzazione del commercio e del tessuto sociale locale, partendo da corso Mazzini nel quartiere Libertà come area pilota. Attraverso interviste a residenti e commercianti, sono emersi bisogni concreti, come sentirsi parte di una rete, avere accesso a informazioni utili e riconoscere chi partecipa attivamente alla vita del quartiere. Il servizio include un kit informativo su bandi e buone pratiche e un sistema a punti che premia chi acquista nei negozi locali o prende parte ad attività di quartiere, promuovendo un’economia di prossimità attiva e relazionale.
Adaxì - Aree Verdi nasce dall’esperienza condotta nel parco Maugeri, dove è stato attivato un sistema intelligente di monitoraggio e gestione dell’irrigazione per ottimizzare i consumi e prevenire gli sprechi. La piattaforma pubblica permette di consultare informazioni sui parchi, inviare segnalazioni attraverso un chatbot e contribuire alla mappatura e alla schedatura partecipata delle piante. L’esperienza è arricchita da “Foresta Digitale”, una web experience sensoriale e interattiva che permette di esplorare i dati ambientali in modo nuovo e coinvolgente.
Nei prossimi mesi, Adaxì sarà al centro di un programma di attivazione territoriale in collaborazione con enti locali e comunità attive, per testare e migliorare la piattaforma attraverso l’uso reale e il confronto con il territorio.
Le voci delle istituzioni
Il sindaco Vito Leccese ha dichiarato: “Desidero ringraziare tutte le persone che hanno scelto di partecipare a Bari Città Aperta, portando qui le proprie idee, competenze ed energie. In questi dieci giorni, Bari è stata davvero una città aperta: al confronto, alla creatività, alla possibilità. Un laboratorio vivente che dimostra cosa può accadere quando pubblico, imprese e cittadini si mettono insieme per costruire il futuro”.
La vicesindaca Giovanna Iacovone, assessora alla Transizione digitale, ha commentato: “Bari Città Aperta è stata un’occasione straordinaria di confronto, apprendimento e sperimentazione. In questi dieci giorni abbiamo visto persone, istituzioni, esperti e imprese lavorare fianco a fianco per immaginare soluzioni concrete a sfide reali della città. Il laboratorio ha confermato quanto sia importante costruire spazi pubblici di co-progettazione, dove l’innovazione nasce dall’incontro tra competenze ed esperienze diverse. Un ringraziamento sincero alle aziende che hanno scelto di partecipare con generosità e visione, mettendo a disposizione competenze e idee per il bene comune”.
L’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli ha sottolineato: “Gli esiti di Bari Città Aperta dimostrano che l’innovazione digitale può rafforzare l’economia di prossimità, anziché sostituirla. Il lavoro condotto su corso Mazzini racconta una visione in cui tecnologia e relazioni locali si integrano per valorizzare le botteghe, creare reti solidali tra esercenti e restituire senso di appartenenza. Un modello replicabile, capace di generare impatto economico e sociale insieme”.
L’assessora al Clima, Transizione ecologica e ambiente Elda Perlino ha ringraziato i partecipanti che hanno scelto il parco Maugeri come uno dei tre ambiti di sviluppo del laboratorio: “Il team di giovani innovatori digitali ha restituito alla comunità una visione 4.0 della gestione, valorizzazione e fruizione del verde urbano. Hanno modellato un sistema integrato di controllo e pianificazione che si alimenta di esperienze diversificate, restituendo valore alla matrice del verde troppo spesso poco valorizzata. Il modello sviluppato mette in relazione la funzione ecosistemica del verde con i bisogni attuali di benessere dei cittadini e di tutti gli esseri viventi”.
Infine, Angela Perna, consigliera delegata alla Città digitale della Città metropolitana, ha commentato: “Adaxì è la dimostrazione che anche il digitale può essere un bene comune: aperto, accessibile, co-progettato. Questo primo prototipo è solo l’inizio di un ecosistema che potrà crescere nel tempo grazie al contributo di tutta la comunità. Una piattaforma pubblica, trasparente e collaborativa, pensata per connettere servizi, persone e territori in modo innovativo. Un ringraziamento speciale ai giovani che, con dedizione, professionalità e passione autentica, hanno messo a disposizione della collettività le loro competenze, ponendo al centro di tutto il processo le persone e i diritti di cittadinanza”.
Con Bari Città Aperta e la nascita di Adaxì, il capoluogo pugliese si conferma come laboratorio di innovazione civica, costruito sulla partecipazione, la tecnologia accessibile e la visione condivisa di una città più connessa, inclusiva e viva.
Un’esperienza intensa e partecipata che ha coinvolto circa 100 persone, tra cittadini, professionisti, docenti, startup, imprese e istituzioni, unite dalla volontà di immaginare soluzioni concrete e sostenibili per la città, mettendo a sistema competenze, bisogni e risorse. La Scuola Open Source ha curato l’organizzazione e la direzione scientifica del laboratorio, con il contributo di 15 docenti e la partecipazione attiva di importanti realtà del mondo dell’innovazione, tra cui Exprivia, QuestIT, NTT Data, Deloitte, Btinkeeng, EY ed Epipoli.
Fondamentale il contributo di IKEA Bari, che ha arredato uno spazio pubblico temporaneo all’interno del cortile di Spazio13, utilizzato come hub durante le attività, e di Arduino, che ha fornito dotazioni tecnologiche per le sperimentazioni.
Il laboratorio si è sviluppato seguendo il metodo XYZ della Scuola Open Source, che integra apprendimento collaborativo, progettazione partecipata e sperimentazione pratica. Le attività si sono articolate tra ricerca sul territorio, momenti formativi, progettazione condivisa e restituzioni pubbliche, affrontando tre grandi sfide urbane: migliorare l’accesso alle informazioni culturali e civiche, rafforzare la cura condivisa del verde urbano, e valorizzare il commercio di prossimità.
Il principale esito del laboratorio è la nascita di Adaxì, un ecosistema digitale open source pensato per connettere persone, servizi e opportunità nel territorio barese, promuovendo collaborazione, apprendimento e attivazione civica. Si tratta di una piattaforma modulare, pubblica e trasparente, progettata per integrare e valorizzare ciò che già esiste, generando nuove possibilità attraverso una tecnologia intesa come bene comune. Adaxì resterà in fase beta nei prossimi mesi e integra strumenti per la mappatura dei servizi, l’emersione delle competenze, l’orientamento alle opportunità e la costruzione di reti tra enti, aziende e cittadini.
I primi tre servizi sviluppati offrono una panoramica concreta delle potenzialità del progetto. Adaxì - Eventi è una piattaforma semplice e accessibile che raccoglie tutte le iniziative in città – dai concerti alle mostre, dai laboratori agli eventi di quartiere – in un calendario unico, consultabile per data, zona, tipo di attività e fascia di prezzo. Un chatbot su Telegram permette a chiunque di segnalare nuovi eventi, rendendo il sistema partecipativo e diffuso.
Adaxì - Comunità si concentra sulla valorizzazione del commercio e del tessuto sociale locale, partendo da corso Mazzini nel quartiere Libertà come area pilota. Attraverso interviste a residenti e commercianti, sono emersi bisogni concreti, come sentirsi parte di una rete, avere accesso a informazioni utili e riconoscere chi partecipa attivamente alla vita del quartiere. Il servizio include un kit informativo su bandi e buone pratiche e un sistema a punti che premia chi acquista nei negozi locali o prende parte ad attività di quartiere, promuovendo un’economia di prossimità attiva e relazionale.
Adaxì - Aree Verdi nasce dall’esperienza condotta nel parco Maugeri, dove è stato attivato un sistema intelligente di monitoraggio e gestione dell’irrigazione per ottimizzare i consumi e prevenire gli sprechi. La piattaforma pubblica permette di consultare informazioni sui parchi, inviare segnalazioni attraverso un chatbot e contribuire alla mappatura e alla schedatura partecipata delle piante. L’esperienza è arricchita da “Foresta Digitale”, una web experience sensoriale e interattiva che permette di esplorare i dati ambientali in modo nuovo e coinvolgente.
Nei prossimi mesi, Adaxì sarà al centro di un programma di attivazione territoriale in collaborazione con enti locali e comunità attive, per testare e migliorare la piattaforma attraverso l’uso reale e il confronto con il territorio.
Le voci delle istituzioni
Il sindaco Vito Leccese ha dichiarato: “Desidero ringraziare tutte le persone che hanno scelto di partecipare a Bari Città Aperta, portando qui le proprie idee, competenze ed energie. In questi dieci giorni, Bari è stata davvero una città aperta: al confronto, alla creatività, alla possibilità. Un laboratorio vivente che dimostra cosa può accadere quando pubblico, imprese e cittadini si mettono insieme per costruire il futuro”.
La vicesindaca Giovanna Iacovone, assessora alla Transizione digitale, ha commentato: “Bari Città Aperta è stata un’occasione straordinaria di confronto, apprendimento e sperimentazione. In questi dieci giorni abbiamo visto persone, istituzioni, esperti e imprese lavorare fianco a fianco per immaginare soluzioni concrete a sfide reali della città. Il laboratorio ha confermato quanto sia importante costruire spazi pubblici di co-progettazione, dove l’innovazione nasce dall’incontro tra competenze ed esperienze diverse. Un ringraziamento sincero alle aziende che hanno scelto di partecipare con generosità e visione, mettendo a disposizione competenze e idee per il bene comune”.
L’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli ha sottolineato: “Gli esiti di Bari Città Aperta dimostrano che l’innovazione digitale può rafforzare l’economia di prossimità, anziché sostituirla. Il lavoro condotto su corso Mazzini racconta una visione in cui tecnologia e relazioni locali si integrano per valorizzare le botteghe, creare reti solidali tra esercenti e restituire senso di appartenenza. Un modello replicabile, capace di generare impatto economico e sociale insieme”.
L’assessora al Clima, Transizione ecologica e ambiente Elda Perlino ha ringraziato i partecipanti che hanno scelto il parco Maugeri come uno dei tre ambiti di sviluppo del laboratorio: “Il team di giovani innovatori digitali ha restituito alla comunità una visione 4.0 della gestione, valorizzazione e fruizione del verde urbano. Hanno modellato un sistema integrato di controllo e pianificazione che si alimenta di esperienze diversificate, restituendo valore alla matrice del verde troppo spesso poco valorizzata. Il modello sviluppato mette in relazione la funzione ecosistemica del verde con i bisogni attuali di benessere dei cittadini e di tutti gli esseri viventi”.
Infine, Angela Perna, consigliera delegata alla Città digitale della Città metropolitana, ha commentato: “Adaxì è la dimostrazione che anche il digitale può essere un bene comune: aperto, accessibile, co-progettato. Questo primo prototipo è solo l’inizio di un ecosistema che potrà crescere nel tempo grazie al contributo di tutta la comunità. Una piattaforma pubblica, trasparente e collaborativa, pensata per connettere servizi, persone e territori in modo innovativo. Un ringraziamento speciale ai giovani che, con dedizione, professionalità e passione autentica, hanno messo a disposizione della collettività le loro competenze, ponendo al centro di tutto il processo le persone e i diritti di cittadinanza”.
Con Bari Città Aperta e la nascita di Adaxì, il capoluogo pugliese si conferma come laboratorio di innovazione civica, costruito sulla partecipazione, la tecnologia accessibile e la visione condivisa di una città più connessa, inclusiva e viva.
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