Taranto, si dimette il sindaco Bitetti: “Inagibilità politica” dopo le contestazioni sull’ex Ilva
TARANTO – Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, espressione di una coalizione di centrosinistra, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo le forti contestazioni ricevute all’esterno di Palazzo di Città. La protesta, animata da cittadini, associazioni e attivisti, è avvenuta al termine di un confronto acceso sulla questione ex Ilva, tenutosi con i rappresentanti di comitati e movimenti civici.
L’incontro, convocato in vista del Consiglio comunale monotematico in programma il prossimo 30 luglio, aveva l’obiettivo di discutere l’accordo sulla decarbonizzazione proposto dal governo. Il giorno seguente, il 31 luglio, è previsto un vertice al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) proprio per affrontare lo stesso accordo interistituzionale, che dovrà recepire le indicazioni degli enti locali.
Nella lettera di dimissioni depositata presso l’Ufficio Protocollo del Comune, Bitetti avrebbe parlato di una condizione di “inagibilità politica” che, a suo dire, rende impossibile proseguire nel mandato. Una situazione determinata anche da atteggiamenti considerati minacciosi da parte di alcuni attivisti presenti alla manifestazione.
Le dimissioni aprono ora una fase di incertezza politica per la città ionica, in un momento cruciale per il futuro dell’ex Ilva e delle politiche ambientali e industriali sul territorio.
