Vittorio Polito e la Baresità: un amore per Bari che diventa cultura
PIERO LADISA - Vittorio Polito, giovane novantenne, è una figura centrale nella valorizzazione della “Baresità”, termine che lui stesso definisce come l’insieme di tutto ciò che riguarda Bari: dialetto, tradizioni, folklore, cucina, monumenti, chiese, modi di dire, comportamenti, proverbi, soprannomi, usi e costumi, teatri, poesie e, immancabilmente, San Nicola.
Polito ha dedicato numerosi libri alla sua città natale, tra cui: ”Baresità e… maresità” (Levante Editori) con prefazione di Vito Maurogiovanni; “Baresità, curiosità e…” (Levante Editori) con prefazione di Corrado Petrocelli: un’opera più ampia che include contributi su dialetto, superstizioni, proverbi, feste e personaggi locali; “Baresità” (ECA Edizioni) con presentazione di Vito Signorile: un volume illustrato che raccoglie storie, curiosità, poesie e leggende baresi; “Zibaldone Barese” (Wip Edizioni) con prefazione di Rosita Orlandi: la sua più recente pubblicazione, una sorta di summa della Baresità, con fotografie, saggi e racconti che spaziano dalla cultura popolare al culto di San Nicola, ai Circoli Baresi, ecc. Da non dimenticare “San Nicola, il dialetto barese e…” (Levante Editori) con presentazione di p. Lorenzo Lorusso o.p., nel quale narra di miracoli, leggende e curiosità, baresità e l’immancabile dialetto barese. Le copertine di artisti come Michele Damiani, Anna Maria Di Terlizzi, Marialuisa Sabato. Presentazioni nella prestigiosa Aula Magna dell’Università di Bari e del Circolo Unione di Bari.
Per Polito, la Baresità è:
Un patrimonio da tramandare alle nuove generazioni;
Un’identità culturale che va oltre il dialetto;
Un legame profondo con il mare, la cucina e la spiritualità locale;
Un modo di vivere e sentire la città, espresso anche attraverso il teatro dialettale e la poesia.
Ha ricevuto premi per la sua attività di divulgazione del dialetto barese e le onorificenze di Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ha ricoperto il ruolo di assistente bibliotecario all’Università di Bari per 40 anni, dove ha coltivato la sua passione per la ricerca. Attualmente collabora con testate locali come il Giornale di Puglia al quale collabora da oltre un decennio. Ha curato saggi e biografie di importanti figure baresi, tra i quali quella del grande Domenico Triggiani, prolifico scrittore e commediografo in lingua e in dialetto barese.
