Addio a Corrado Bucci Morichi, custode appassionato del patrimonio culturale di Puglia e Basilicata
BARI - L’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Bari ricorda con affetto Corrado Bucci Morichi, scomparso il 24 agosto, architetto e funzionario delle Soprintendenze, figura discreta ma fondamentale nella storia del restauro in Italia. Umbro di nascita, pugliese di adozione, Bucci Morichi ha dedicato la vita alla tutela e valorizzazione dei beni culturali di Puglia e Basilicata, lasciando un’impronta profonda e duratura.
Formatosi tra Napoli e Roma durante l’“età dell’oro” del restauro, lavorò a fianco di maestri come Roberto Pane, Guglielmo De Angelis D’Ossat e Cesare Brandi, che ne segnarono sensibilità e rigore professionale. Entrato nella Soprintendenza della Puglia subito dopo la nascita del Ministero dei Beni Culturali, fu protagonista di un periodo pionieristico, guidando cantieri e interventi di restauro con competenza e passione. Collaborò con professionisti che hanno fatto la storia del settore, contribuendo a formare intere generazioni di tecnici e funzionari.
Il suo impegno si estese in Basilicata, dove partecipò alla nascita della Soprintendenza di Potenza e ne guidò lo sviluppo con visione e dedizione. Anche negli incarichi dirigenziali presso il Ministero, Bucci Morichi rimase fedele al suo stile discreto, lasciando parlare le opere e i monumenti da lui difesi, piuttosto che se stesso.
Un tratto emerso nel novembre 2022, quando ricevette dall’Ordine degli Architetti di Bari la targa per i cinquant’anni di professione: un momento di grande riconoscimento, accolto con understatement, in perfetta sintonia con il suo modo di essere.
Corrado Bucci Morichi lascia un’eredità preziosa: la salvaguardia di un patrimonio materiale e l’affermazione di una concezione della tutela come missione civile, culturale e profondamente umana. Come ha ricordato Mastronardi, “a parlare per lui erano le opere e i monumenti da lui difesi”. La Puglia e la Basilicata gli devono molto.
