Andria, 50enne fermato per tentato omicidio: aggredì un giovane a coltellate
ANDRIA – Un 50enne di Andria è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di tentato omicidio e tentata estorsione, dopo la violenta aggressione a un 20enne incensurato, suo concittadino.
L’episodio risale a pochi giorni fa, quando una donna ha allertato il 112, segnalando che il figlio era inseguito da un uomo armato di coltello. Le Volanti della Questura BAT, giunte immediatamente sul posto, hanno trovato il giovane con numerose ferite da arma da taglio e hanno richiesto l’intervento dei sanitari del 118.
Secondo una prima ricostruzione, alla base ci sarebbe stato un banale diverbio legato al noleggio di un’auto. Già nei giorni precedenti il 50enne avrebbe minacciato il ragazzo con una chiave inglese. Successivamente, con cappuccio e guanti per non farsi riconoscere, avrebbe atteso la vittima sotto casa e lo avrebbe colpito con più fendenti.
Grazie alle indagini della Squadra Mobile, supportate anche dalla visione delle immagini di videosorveglianza, l’uomo è stato individuato e bloccato all’interno dell’abitazione di un conoscente.
La Procura di Trani, ritenendo gravi gli indizi raccolti, ha chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale la convalida del fermo e la misura della custodia cautelare in carcere. L’indagato è stato tradotto nella Casa Circondariale di Trani.
Si precisa che i provvedimenti adottati non sono definitivi e che l’indagato non può essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva.
L’episodio risale a pochi giorni fa, quando una donna ha allertato il 112, segnalando che il figlio era inseguito da un uomo armato di coltello. Le Volanti della Questura BAT, giunte immediatamente sul posto, hanno trovato il giovane con numerose ferite da arma da taglio e hanno richiesto l’intervento dei sanitari del 118.
Secondo una prima ricostruzione, alla base ci sarebbe stato un banale diverbio legato al noleggio di un’auto. Già nei giorni precedenti il 50enne avrebbe minacciato il ragazzo con una chiave inglese. Successivamente, con cappuccio e guanti per non farsi riconoscere, avrebbe atteso la vittima sotto casa e lo avrebbe colpito con più fendenti.
Grazie alle indagini della Squadra Mobile, supportate anche dalla visione delle immagini di videosorveglianza, l’uomo è stato individuato e bloccato all’interno dell’abitazione di un conoscente.
La Procura di Trani, ritenendo gravi gli indizi raccolti, ha chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale la convalida del fermo e la misura della custodia cautelare in carcere. L’indagato è stato tradotto nella Casa Circondariale di Trani.
Si precisa che i provvedimenti adottati non sono definitivi e che l’indagato non può essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva.
