Antonio Decaro nel mirino del Salento: 39 amministratori lo esortano a candidarsi alla presidenza della Regione Puglia
BARI - Antonio Decaro si trova al centro di un crescente fermento politico e sociale in Puglia. Dopo aver raccolto il consenso di importanti esponenti nazionali come Giuseppe Conte e, seppur con qualche riserva, di Alleanza Verdi Sinistra, ora la spinta più forte arriva direttamente dal territorio. Sono ben 39 amministratori locali del Salento, tra cui 18 sindaci, che hanno sottoscritto una lettera aperta rivolta proprio a lui, esortandolo a candidarsi alla presidenza della Regione alle prossime elezioni.
Questo appello arriva dopo una lunga e proficua esperienza di Decaro come sindaco di Bari e dopo la sua recente affermazione come eurodeputato, dove è risultato il più votato d’Italia dopo Giorgia Meloni. Il Partito Democratico lo vede come il candidato ideale per guidare la Puglia, ma Decaro, attualmente impegnato a Bruxelles, sembra voler prendersi ancora del tempo. Secondo fonti interne, starebbe attendendo un possibile passo indietro nella scena regionale da parte di Nichi Vendola e Michele Emiliano, entrambi intenzionati a candidarsi come consiglieri.
Nel frattempo, la pressione dal territorio si fa sentire con forza, e il messaggio degli amministratori è chiaro e sentito: «Abbiamo bisogno che tu torni. Non per nostalgia. Non per appartenenza. Ma per amore del popolo pugliese». Gli eletti locali chiedono a Decaro di diventare una guida «vera, credibile, popolare e condivisa, non una figura scelta nei laboratori politici». Un invito a ricostruire un rapporto solido tra politica e comunità , basato sulla fiducia e la partecipazione reale.
Nella lettera sono messe in evidenza cinque priorità fondamentali su cui costruire un nuovo patto con la popolazione pugliese. Primo tra tutti, il lavoro e la dignità per i giovani, in risposta alla preoccupante desertificazione sociale che sta colpendo la regione. Poi la sanità territoriale, con la richiesta di servizi più accessibili e umani per tutti. La terza priorità riguarda la transizione ecologica, intesa come un processo concreto che valorizzi il territorio senza comprometterne il paesaggio e la bellezza naturale. Quarto punto sono la mobilità e i trasporti, elementi chiave per collegare le diverse zone della regione e rendere i territori più vivibili e connessi. Infine, la cultura, vista come motore identitario e leva fondamentale per lo sviluppo socioeconomico della Puglia.
«Rappresentaci tutti», concludono gli amministratori locali. «Il tempo è ora. La Puglia ti chiama». Un invito a non perdere l’occasione di guidare una regione che si trova a un crocevia importante della sua storia, con sfide da affrontare e nuove opportunità da cogliere.
Sarà Antonio Decaro a raccogliere questo appello e a trasformarlo in un progetto politico solido? Il futuro della Puglia si gioca anche su questa scelta.