Bari, raccolta porta a porta per le utenze non domestiche: confronto tra Amiu ed esercenti, dati in crescita


BARI – Si è svolta questa mattina, negli uffici dello Sviluppo economico in piazza Chiurlia, una riunione tecnica tra i vertici di Amiu e una rappresentanza dei titolari di attività commerciali interessati dal nuovo servizio di raccolta porta a porta per le utenze non domestiche, avviato lo scorso 1° agosto. All’incontro hanno partecipato anche gli assessori comunali Pietro Petruzzelli (Sviluppo locale) e Carla Palone (Vivibilità urbana).

L’obiettivo del confronto era quello di raccogliere le istanze degli operatori e valutare alcune modifiche al servizio. Tra le richieste emerse: la possibilità di avere carrellati di diverse dimensioni rispetto a quelli attuali da 240 litri, in base allo spazio disponibile nei locali e alla quantità di rifiuti prodotti; l’installazione di pedaliere sui contenitori per l’organico e di lucchetti per prevenire conferimenti errati da parte di cittadini e turisti.

Amiu sta inoltre valutando di rimodulare gli orari di ritiro in base alle esigenze delle diverse tipologie di attività di ristorazione, distinguendo tra food e no food, così da rendere il servizio più mirato per supermercati, ristoranti, bar e altre categorie.

«Siamo in una fase di start up in cui testare il servizio e correggere eventuali criticità – ha spiegato Petruzzelli –. I numeri dei primi dieci giorni sono incoraggianti: oltre 5 tonnellate di vetro, quasi 2 di plastica e 5,7 di organico raccolti nei soli giorni di sabato, domenica e lunedì. Risultati mai registrati prima, che riducono la pressione sui cassonetti stradali».

L’assessora Palone ha annunciato che, da domani, tecnici Amiu e Polizia locale effettueranno sopralluoghi nelle attività che segnalano problemi di spazio interno, per individuare soluzioni ad hoc: contenitori più piccoli, utilizzo di buste, o posizionamento esterno dei carrellati purché schermati per motivi di decoro. «Nei prossimi giorni – ha aggiunto – realizzeremo una mappatura precisa delle situazioni particolari per mettere a regime il servizio nelle aree in cui è già attivo».