Chiesa, don Mario torna a celebrare messa a Montesardo
FRANCESCO GRECO - “Voglio tornare a celebrare la messa nel paese e nella chiesa dove ho cominciato, tanti anni fa…”. Ordinato sacerdote il 10 maggio 1974, la prima destinazione di don Mario Cavalera (Ruffano, Lecce, 1946) fu proprio Montesardo (Lecce), il paese di origine messapica che diede i natali a Belisario Balduino (1518-1591, vescovo di Larino, intervenne autorevolmente al Concilio di Trento, fondò il primo seminario della cristianità ) e a Francesco Antonio Balduino (?-1539, fu vescovo di Alessano dal 1531 fino alla morte).
A Montesardo è rimasto per 15 anni come direttore della Scuola Parificata e rettore dell’Istituto Assistenziale (con ben 180 ragazzi).
Scuola e Istituto nel castello sulla collina, che risalirebbe al XIV secolo, fu dei Gonzaga di Mantova, i Caracciolo di Marano e nel secolo scorso dei baroni Romasi.
Durante la seconda guerra mondiale, fu presidio dei tedeschi (ampia la piazza d’armi); successivamente le baronesse Anna ed Eleonora dei baroni Romasi (veri nobili, tomba di famiglia a Galatina) pensarono prima di destinarlo a ospedale (ma nel centro storico la viabilità sarebbe stata problematica, per cui vi rinunciarono) e poi lo destinarono all’accoglienza dei ragazzi disagiati: “Orfanotrofio Maria Santissima Addolorata Anna ed Eleonora dei baroni Romasi”, affidandolo ai Padri Vocazionisti (l’ordine cui appartiene don Mario), con la scritta e lo stemma della casata sulla facciata sud.
Sempre nel secolo scorso fu anche sede di Radio Gaudium. Oggi ospita una casa di riposo, la RSSA Gaudium.
Dagli anni Cinquanta/Sessanta, i Padri Vocazionisti hanno celebrato messa nella chiesa all’interno del castello, intitolata alla Madonna Addolorata. Le funzioni religiose furono sospese quando don Mario lasciò il paese.
Destinazione Mola di Bari (6 anni) come direttore e parroco della comunità , poi 10 a Pianura (Napoli) in qualità di parroco della “Santa Famiglia”, vicerettore del Vocazionario ed economo della comunità religiosa, quindi 12 anni ad Acquaviva delle Fonti (Bari), chiesa di San Francesco di Assisi, come parroco e superiore della comunità e dove si è fatto una solida fama di esorcista e guaritore, con messe che duravano anche 5 ore, frequentate anche da fedeli arrivati da fuori regione (Campania, Basilicata, ecc.).
In un’intervista rilasciata a Eugenio Orsi (Barinedita) ha dichiarato: “È scritto nel Vangelo, dove Gesù dice ai discepoli: Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo, guarite gli ammalati, scacciate i demoni, imponete le mani, benedite tutti quanti”. Il sacerdote la definisce “cristoterapia”.
Infine Soccavo (Napoli), parrocchia San Giovanni Battista, dal 9 settembre 2016 a oggi.
Ma la vita è fatta anche di nostoi. E così, da poche settimane, il ritorno a Montesardo e il desiderio di riaprire la chiesa dell’Addolorata, tanto amata e frequentata dalla gente del paese, e riprendere a celebrare messa e le funzioni religiose. I primi a essere contenti sono gli ospiti della casa di riposo, che attendono di udire la campana da troppo tempo silenziosa.
I lavori di restauro sono stati affidati al famoso studio di architettura Cosimo Montinaro (Alessano), laurea a “La Sapienza”.

