FdI: “Grave scelta della Fiera del Levante, Bari merita ponti e non muri”


BARI - La decisione della Nuova Fiera del Levante di escludere Israele dalla prossima Campionaria Internazionale ha scatenato dure polemiche. Secondo Antonio Ciaula, Laura De Marzo e Giuseppe Viggiano, si tratta di un «atto grave che tradisce lo spirito stesso della Fiera, nata come Porta d’Oriente, ponte tra i popoli e occasione di dialogo».

«Con il sindaco Leccese e la sua maggioranza – continuano i tre esponenti – Bari si ritrova ostaggio di una politica che divide anziché unire, che trasforma la tragedia israelo-palestinese in uno strumento di campagna elettorale, sacrificando il prestigio della città sull’altare della propaganda».

Secondo i firmatari della nota, la Fiera avrebbe potuto essere «la vetrina internazionale per lanciare un segnale di speranza, quello di due popoli e due Stati che convivono». Invece, sottolineano, «è diventata lo strumento di un sindaco che sceglie di dividere, di contrapporre, di cancellare il dialogo».

«Bari merita istituzioni che sappiano costruire ponti e non muri. Quella della Fiera non è stata una scelta di pace: è stata l’ennesima scelta divisiva ed ideologica», concludono Ciaula, De Marzo e Viggiano.