Salento in fiamme: incendio minaccia case e parchi, assenza di mezzi aerei sotto accusa
LECCE – Ancora una volta il Salento affronta l’emergenza incendi senza un supporto aereo adeguato. Le fiamme hanno devastato un’ampia area tra Torre Chianca e Torre Rinalda, marine di Lecce, minacciando abitazioni, spiagge e strutture ricettive. Almeno trecento persone sono state evacuate, mentre il Parco naturale del Rauccio, esteso su 1600 ettari lungo il litorale adriatico, è stato gravemente colpito.
A denunciare la situazione è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani. “Ancora l’incubo incendi affrontato a mani nude, senza mezzi aerei. La conta dei danni è tremenda. Per tre ore abbiamo dovuto attendere l’arrivo di due Canadair da Lamezia Terme: se l’intervento fosse stato tempestivo, la devastazione sarebbe stata limitata”, ha dichiarato Pagliaro.
Il consigliere ha sottolineato come la gestione dell’emergenza incendi in Puglia mostri un lassismo istituzionale che si trascina dal 2023, da quando la ditta fornitrice dei velivoli ha lasciato l’incarico, aprendo un contenzioso ancora irrisolto con la Regione. Nonostante i 10 milioni di euro stanziati per il triennio 2025-2028 per dotarsi di una flotta autonoma, le prime due gare sono andate deserte.
“Intanto la Puglia dipende dal centro operativo aereo della Protezione civile nazionale, con soli 30 mezzi a disposizione di tutte le regioni. Non abbiamo neanche una base locale per gli aerei antincendio, quando gli aeroporti di Galatina e Lecce-Lepore sarebbero ideali per garantire interventi tempestivi”, ha aggiunto Pagliaro.
Il consigliere ha inoltre ricordato le sue precedenti denunce sulla carenza cronica di uomini e mezzi, con fuoristrada e mezzi speciali acquistati dalla Protezione civile regionale rimasti inutilizzati nei garage della Provincia di Lecce. “Niente è stato fatto: quei mezzi continuano ad accumulare polvere, e intanto il Salento brucia”, conclude Pagliaro.
