Salve, 13enne tenta il suicidio dal tetto di un edificio: salvata da due carabinieri fuori servizio

SALVE - Momenti di altissima tensione nel pomeriggio di venerdì a Salve, nel basso Salento, dove una ragazza di soli 13 anni ha tentato di togliersi la vita, cercando di lanciarsi dal tetto di una casa in costruzione.

A evitare il peggio è stato il provvidenziale intervento di due carabinieri fuori servizio, effettivi presso il comando di Ancona, ma in vacanza nella zona. I due militari, mentre transitavano nei pressi del cantiere, hanno notato la giovane seduta sul parapetto del terrazzo, in evidente stato di agitazione, in lacrime e con chiari segnali di voler compiere un gesto estremo.

Un salvataggio tempestivo

Comprendendo subito la gravità della situazione, uno dei carabinieri si è posizionato rapidamente alla base dell’edificio, mentre il collega è riuscito ad accedere al tetto. Con grande lucidità e sangue freddo, il militare ha iniziato a dialogare con la ragazza, usando parole calme ma ferme, tentando di infonderle fiducia e farle abbandonare l’idea di gettarsi nel vuoto.

Pochi istanti dopo sono arrivati anche i rinforzi: una pattuglia del Norm di Tricase e i militari della stazione di Salve. Grazie all’azione coordinata, la giovane è stata messa in sicurezza e portata via dal tetto.

Il ricovero a Tricase

Affidata alle cure del 118, la 13enne è stata trasportata in ambulanza all’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, dove ha ricevuto le prime cure mediche e un supporto psicologico. Le sue condizioni fisiche non destano preoccupazioni, ma sarà seguita attentamente dagli specialisti.

Secondo le prime informazioni, il gesto sarebbe riconducibile a un percorso di disagio emotivo e depressivo che la ragazza starebbe affrontando da alcuni mesi. Sono in corso accertamenti per approfondire il contesto familiare e sociale della giovane.

Il plauso ai carabinieri

Il gesto dei due carabinieri fuori servizio ha ricevuto unanime apprezzamento da parte dei cittadini e delle autorità. Il loro intervento, frutto di prontezza, empatia e spirito di servizio, ha probabilmente evitato una tragedia.

Sensibilizzazione e prevenzione

Il caso riaccende i riflettori sull’importanza della prevenzione del disagio giovanile e del supporto psicologico nelle scuole e nelle famiglie. Gli esperti sottolineano quanto sia fondamentale ascoltare i segnali di sofferenza nei più giovani e garantire reti di aiuto accessibili e tempestive.