Tromba d’aria devasta le campagne del tarantino: danni ingenti a vigneti e oliveti. Scalera: “Scenario da bollettino di guerra”


TARANTO
– Il giorno dopo, nelle campagne del tarantino, lo scenario è desolante. Una violenta tromba d’aria, accompagnata da pioggia torrenziale e grandine, si è abbattuta nella mattinata del 16 agosto sui comuni di Mottola, Laterza, Crispiano e Castellaneta, provocando devastazioni senza precedenti.

A farne le spese sono soprattutto i vigneti e gli oliveti, colonne portanti dell’agricoltura e dell’economia locale. I sopralluoghi nelle aree rurali hanno restituito immagini drammatiche: pali di sostegno divelti, tendoni di uva da vino letteralmente estirpati, muretti a secco crollati, campi impraticabili e aziende agricole isolate. Persino la statale 100, arteria fondamentale per i collegamenti del territorio, mostra i segni evidenti del passaggio della perturbazione.

L’appello del mondo politico

La gravità della situazione ha spinto i rappresentanti istituzionali ad attivarsi immediatamente. Il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (LPD), in una nota diffusa poche ore dopo l’evento, ha parlato di una condizione assimilabile a un “bollettino di guerra”:

“In pochissimo tempo gli eventi estremi hanno distrutto pali di sostegno, estirpato tendoni di uva da vino e danneggiato gravemente le coltivazioni di olive. I danni sono visibili fino alla statale 100 con aziende che vedono il raccolto e tutti i sacrifici fatti ormai compromessi.”

Scalera ha inoltre annunciato la presentazione di una interrogazione urgente all’assessore regionale all’Agricoltura, per sollecitare l’avvio immediato delle procedure di riconoscimento dello stato di calamità naturale e l’attivazione di misure straordinarie a sostegno degli agricoltori colpiti.

Un’agricoltura sotto assedio climatico

Il violentissimo episodio si inserisce in un contesto più ampio: quello di un’agricoltura pugliese sempre più vulnerabile ai cambiamenti climatici. Dall’inizio del 2024, in Puglia si contano 28 eventi meteorologici estremi tra nubifragi, grandinate, trombe d’aria e bombe d’acqua. A questi si aggiunge la siccità prolungata, che sta aggravando ulteriormente le condizioni di chi lavora la terra.

La combinazione di questi fenomeni mette a rischio non solo la stabilità economica delle aziende agricole, ma anche la sopravvivenza stessa delle colture tradizionali, simbolo dell’identità e della cultura pugliese.

Il futuro delle campagne tarantine

Ora la priorità è garantire ristori rapidi ed efficaci. Gli agricoltori chiedono risposte concrete, non solo interventi emergenziali ma anche strategie a lungo termine per fronteggiare i cambiamenti climatici e ridurre la vulnerabilità del settore primario.

Come sottolineato da più voci istituzionali, serve un piano organico che includa strumenti assicurativi più accessibili, investimenti in infrastrutture di protezione, incentivi per l’agricoltura sostenibile e un potenziamento dei sistemi di prevenzione e monitoraggio meteo.

Intanto, nelle campagne del tarantino, restano i segni tangibili della violenza del vento e della grandine. Un paesaggio agricolo ferito che, ancora una volta, dovrà fare i conti con la forza distruttiva del clima estremo.