A Conversano c’è una casa dove i ragazzi si sentono ascoltati: il Seminario Minore guidato da don Pierpaolo Pacello


CONVERSANO – Un luogo dove i giovani possono sentirsi ascoltati, sostenuti e accompagnati nel loro percorso di crescita spirituale: è il Seminario Minore di Conversano. Tredici ragazzi – quattro delle scuole medie e nove delle superiori – stanno vivendo un’esperienza di discernimento vocazionale, interrogandosi su come rispondere alla chiamata di Dio.

A guidarli è don Pierpaolo Pacello, 33 anni, sacerdote da otto, rettore del Seminario e responsabile della pastorale vocazionale della diocesi di Conversano-Monopoli. “Il mio ministero mi porta a stare a tempo pieno con i ragazzi, accompagnandoli nei momenti più esaltanti e in quelli più faticosi”, racconta il sacerdote. Ad affiancarlo, un gruppo di adulti e volontari che offrono tempo ed energie con dedizione e ascolto.

L’ascolto è la chiave di questa esperienza. I giovani lo confermano: Francesco, uno dei seminaristi delle superiori, dice: “Con don Pierpaolo puoi parlare per ore e sai che lui non smetterà di ascoltarti”. Cristian aggiunge: “Molte volte gli adulti hanno poca fiducia nelle nostre scelte, ma don Pierpaolo ci lascia spazio”. Giorgia sottolinea: “Ti fa respirare, ed è la parte buona della Chiesa, quella che mi fa sperare di poter ancora credere in qualcosa”.

Questa vicinanza quotidiana dei sacerdoti si estende a tutta la comunità. Domenica 21 settembre si celebra la Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, che richiama l’attenzione sull’importanza del loro servizio e sul ruolo della comunità cattolica nel sostenerli. “Ogni offerta, anche piccola, è un modo per dire ‘grazie’ e permettere ai sacerdoti di continuare a essere presenza operosa nelle parrocchie”, spiega Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio Promozione per il Sostegno Economico alla Chiesa cattolica.

Il Seminario Minore di Conversano rappresenta una testimonianza concreta di prossimità, ascolto e accompagnamento dei giovani, che grazie a sacerdoti come don Pierpaolo trovano un adulto di riferimento che li guida senza giudizio. “Se percepiscono uno sguardo che apre, anche loro, passo dopo passo, si lasciano accompagnare”, conclude il sacerdote.

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