Abbandono rifiuti a Bari, in un mese quasi 800 conferimenti illeciti scoperti dal nuovo sistema di videosorveglianza con intelligenza artificiale


BARI
 – Un mese di attività e già 800 episodi di abbandono illecito di rifiuti individuati. È il primo bilancio del nuovo sistema di videosorveglianza mobile “Multivideo Trappola”, attivo da inizio agosto in diverse zone della città, con 11 postazioni e una quarantina di fototrappole dotate di intelligenza artificiale.

Dal 3 agosto al 2 settembre, le telecamere hanno registrato 501 abbandoni a mano e 295 episodi con veicoli identificati attraverso la targa. I filmati e i fotogrammi, prodotti in alta risoluzione anche in notturna, sono stati trasmessi alla Polizia Locale per l’avvio delle contestazioni.

«Il nuovo sistema consente un controllo più efficace del territorio e ci permette di intervenire con maggiore precisione – ha spiegato l’assessora al Clima e Ambiente, Elda Perlino –. Le telecamere hanno ripreso comportamenti illeciti di ogni tipo: dal sacchetto fuori posto ai mobili scaricati nelle campagne. Le postazioni, mobili e itineranti, copriranno l’intera città nell’arco dell’anno».

Sulla stessa linea l’assessora alla Vivibilità urbana e Protezione civile, Carla Palone: «Le nuove tecnologie affiancano il lavoro quotidiano degli agenti della Polizia Locale. Solo ieri è stata scoperta e sanzionata un’impresa edile che scaricava rifiuti a Japigia: oltre alla multa di 6.750 euro, dovrà rimborsare i costi di smaltimento ad Amiu».

Il sistema “Multivideo Trappola” utilizza algoritmi di rilevazione basati su intelligenza artificiale spiegabile (X.A.I.), capace di distinguere con precisione i comportamenti illeciti, e produce pacchetti video criptati inviati direttamente alla Polizia Locale. Le immagini vengono raccolte 24 ore su 24, con ottiche varifocali e visione notturna, e sono utilizzabili anche per esigenze di sicurezza cittadina.

L’iniziativa, avviata in via sperimentale per 12 mesi, si affianca alle attività del nucleo antidegrado della Polizia Locale e punta non solo alla repressione, ma anche alla prevenzione e sensibilizzazione dei cittadini.