Attivo il primo binario della Napoli-Bari: la tratta Cancello-Frasso Telesino apre nuove prospettive per il Sud


NAPOLI - È operativo il primo dei due binari della tratta Cancello-Frasso Telesino, segmento strategico della nuova linea ad Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari. L’infrastruttura, guidata dal Consorzio CFT con capogruppo Impresa Pizzarotti & C. S.p.A., ridurrà i tempi di viaggio tra Napoli e Bari da quattro ore a due ore e quaranta minuti.

L’inaugurazione è avvenuta con il passaggio di “Falco”, il treno diagnostico di RFI, che ha testimoniato il passaggio da infrastrutture storiche ottocentesche a un sistema moderno, digitale e sicuro. L’attivazione del binario ha richiesto la sospensione della circolazione tra Caserta, Benevento e Foggia dal 15 al 27 settembre, durante la quale sono stati completati gli allacci alla rete esistente, attivata una nuova località di servizio e messo in funzione l’Apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACC-M), il sistema che garantisce regolarità e sicurezza.

Il progetto, con un investimento di circa 430 milioni di euro, segna anche il congedo della storica linea del 1868 tra Caserta e Frasso Dugenta, sostituita da un’infrastruttura più veloce, sicura e priva di passaggi a livello. L’ingegnere Francesco Ippolito ha sottolineato come questa apertura sia un passo fondamentale per integrare il Sud con tempi e standard europei.

L’attivazione del primo binario oggi e del secondo entro il 2026 consentirà il ripristino del treno diretto Bari-Napoli e il prolungamento fino a Lecce. A regime, il collegamento Napoli-Bari sarà ulteriormente ridotto a due ore, con benefici per studenti, pendolari, imprese e turismo. Anche i tempi di percorrenza verso Roma saranno più brevi: Foggia sarà raggiungibile in circa due ore e Bari in tre.

Tra le opere più complesse in corso spiccano la galleria Hirpinia di 27 km, destinata a diventare la più lunga d’Italia, e la galleria Orsara di 9,9 km. Con questo primo tassello, il Consorzio CFT e la capogruppo Pizzarotti confermano la capacità di trasformare cantieri complessi in infrastrutture concrete, puntando a un Sud più unito e competitivo.