Bari, inchiesta sulle case popolari: mazzette e favori in cambio di alloggi. Quattro indagati


BARI – Mazzette, regali e promesse di lavoro in cambio di appartamenti popolari. La Procura di Bari ha chiuso le indagini su presunti episodi di corruzione e induzione indebita legati all’assegnazione di alcuni alloggi di proprietà dell’Arca Puglia.

I fatti risalgono al 2017. In origine erano coinvolte cinque persone, tra cui due funzionari dell’ente, ma uno di loro è nel frattempo deceduto. Il procedimento prosegue nei confronti degli altri quattro.

Tre gli episodi contestati. Nel primo, il funzionario poi deceduto avrebbe indotto due rappresentanti dell’Unione Nazionale Mutilati e Invalidi per Servizio a versare tra i 3 e i 4mila euro, oltre a garantire un’assunzione alla figlia, in cambio della possibilità di subentrare in un alloggio in via Orazio Flacco. Nel secondo caso lo stesso funzionario, insieme a un’86enne residente al quartiere Stanic, avrebbe chiesto una somma di denaro per favorire lo scambio di abitazione.

Il terzo episodio coinvolge un altro ex funzionario Arca e una 73enne del quartiere San Paolo: secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe favorito l’assegnazione dell’alloggio popolare in cambio di una cifra tra i 10 e i 15mila euro.

L’Arca Puglia risulta parte offesa e potrà costituirsi parte civile nel processo.