Ex Ilva, Turco (M5S): “Servono garanzie finanziarie certe per bonifiche e tutela sanitaria”
ROMA – Il senatore Mario Turco (M5S), vicepresidente del Movimento e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, ha presentato oggi in Senato una nuova interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sulle garanzie finanziarie legate al sito ex Ilva di Taranto.
L’iniziativa mira a fare chiarezza sull’ammontare, gli strumenti e l’effettiva operatività delle garanzie previste con il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), fondamentali – spiega Turco – per coprire gli obblighi di ripristino ambientale, bonifica e tutela sanitaria.
Secondo il senatore pentastellato, lo stesso Ministero avrebbe di recente diffidato i commissari straordinari, in quanto alcune garanzie legate alla tutela ambientale e sanitaria, oltre alla gestione della discarica di Cava Mater Gratiae, risultavano scadute, lasciando scoperti impegni essenziali.
I quesiti posti al ministro
Con la sua interrogazione, Turco chiede a Gilberto Pichetto Fratin di chiarire:
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l’ammontare complessivo delle garanzie richieste ai commissari o al gestore con il decreto direttoriale n. 436/2025;
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le modalità con cui esse sono state o devono essere costituite (fideiussioni, polizze, fondi vincolati, ecc.);
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se siano già operative e con quali tempistiche;
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se il Ministero le ritenga adeguate e proporzionate alla complessità e ai rischi ambientali del sito;
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quali misure intenda adottare per assicurare copertura anche in caso di cessazione delle attività produttive o insolvenza del gestore.
“Il tempo delle attese è scaduto”
Turco ha ricordato che il D.M. 26 maggio 2016, n. 141 stabilisce criteri e tempistiche precise: le garanzie devono essere fornite entro 12 mesi dal rilascio dell’AIA per assicurare gli interventi di messa in sicurezza e ripristino dei siti contaminati.
“A Taranto il tempo delle attese è scaduto da tempo – ha dichiarato Turco –. Il Governo Meloni e il Ministro Fratin devono garantire subito coperture certe, proporzionate e trasparenti: in gioco non c’è solo il futuro ambientale, ma il diritto alla vita e alla salute di un’intera comunità”.
