Festival Giornalisti del Mediterraneo: domani la prima giornata a Otranto
OTRANTO – Tre temi di grande attualità apriranno domani, mercoledì 3 settembre, la diciassettesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, in programma a Otranto (Lecce) in media partnership con Ansa, Radio Vaticana e Vatican News.
L’appuntamento è in Largo Porta Alfonsina a partire dalle 20.30, con il primo panel della serata dal titolo “Femminicidio e giustizia: normative, lacune e prospettive di riforma”, moderato dalla giornalista Roberta Grassi del Nuovo Quotidiano di Puglia. Tra gli interventi, Valerio de Gioia, magistrato della Corte di Appello di Roma, Salomè Bene del Tribunale dei minorenni di Cagliari, il saggista Paolo Miggiano e il criminologo Andrea Feltri, giudice onorario del Tribunale dei minori di Lecce. Feltri ha evidenziato come il 75% delle vittime siano donne, sottolineando che spesso la violenza ha origine da traumi infantili irrisolti e sindrome abbandonica, che possono sfociare in stalking o, nei casi più gravi, in atti di violenza.
Alle 21.30 si terrà il confronto “Il silenzio del suicidio: analisi, prevenzione ed elaborazione del lutto”, con l’esperto Antonio Loperfido, il penalista Antonio La Scala, l’avvocato Carlo Ciardo e Annamaria Giannetta, mamma di un ragazzo scomparso nel 2002. La donna ha raccontato la propria esperienza personale, sottolineando l’importanza del sostegno offerto dall’associazione locale “Figli in paradiso”, impegnata nella prevenzione di episodi simili. A moderare sarà Flavio De Marco, direttore del Corriere salentino.
La serata si concluderà alle 22.30 con il panel “Faide mafiose, vittime innocenti e casi di lupara bianca”, moderato dal giornalista Paolo Di Giannantonio. Tra i relatori il magistrato della Direzione Investigativa Antimafia Milto De Nozza e i giornalisti Filippo Santigliano (La Gazzetta del Mezzogiorno), Valentina Murrieri (Lecceprima) e Mino Marinazzo (Nuovo Quotidiano di Puglia), che racconterà un caso di lupara bianca verificatosi a Brindisi nel 2000 e risolto solo a fine 2023 grazie alla confessione di un imputato. Marinazzo ha commentato: “La Puglia regione mafiosa? Il fenomeno esiste, ma rispetto a trent’anni fa, quando davvero eravamo sotto la cappa di piombo della criminalità organizzata, la situazione è decisamente migliorata”.
