Flotilla, Tajani: “Ho sconsigliato di forzare il blocco, è pericoloso”. Attivisti: “Aperti a un corridoio permanente”


ROMA – «Ho sconsigliato di forzare il blocco, è pericoloso», ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante la trasmissione 4 di Sera Weekend su Rete4, riferendo di una telefonata avuta con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana del Global Movement to Gaza. Tajani ha aggiunto che il governo «continuerà a chiedere a Israele di tutelare le persone a bordo delle imbarcazioni». Dopo la conversazione, il ministro ha informato anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Intanto, dal Global Movement to Gaza è arrivata l’apertura: «C’è disponibilità a lavorare a una soluzione per un corridoio permanente di aiuti a Gaza». Delia, che nelle prossime ore raggiungerà Roma per avviare consultazioni con esponenti politici e ministri competenti, ha confermato che non c’è «una chiusura cieca» da parte della Flotilla, ma la volontà di proseguire il dialogo con le istituzioni.

L’appello di Mattarella e la risposta della Flotilla

Nelle scorse ore, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva lanciato un appello agli attivisti perché accogliessero la mediazione offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme, incaricandolo della consegna degli aiuti a Gaza. La portavoce Delia ha replicato ribadendo che l’obiettivo della Flotilla è anche politico: «Non possiamo accettare una proposta che nasce solo per evitare che le nostre barche navighino in acque internazionali, con il rischio di essere attaccati».

Navi di nuovo in rotta verso Gaza

Dopo alcuni problemi tecnici, la Flotilla ha comunicato nel pomeriggio di aver ripreso la navigazione: «Ieri abbiamo avuto un guasto a una barca e abbiamo dovuto ricollocare circa 30 persone – ha raccontato un attivista della delegazione italiana imbarcato – ma ora è il momento di ripartire. Andremo a sud per evitare una tormenta a est di Creta».