Global Sumud Flotilla: la portavoce italiana apre al dialogo con le istituzioni


ROMA – La Global Sumud Flotilla si dice “aperta a trattative concrete”, come annunciato dalla portavoce della delegazione italiana, Maria Elena Delia. L’annuncio arriva dopo l’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, agli attivisti, affinché accettassero la mediazione offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme per consegnare in sicurezza gli aiuti alla popolazione di Gaza.

Delia ha precisato che “non c'è una chiusura cieca” e che il direttivo della Flotilla l’ha inviata a Roma per dialogare personalmente con le istituzioni. La portavoce ha comunque ribadito che le imbarcazioni restano “pronte a partire nelle prossime ore, mantenendo la rotta verso Gaza”.

Secondo Delia, la Flotilla è disposta a valutare un corridoio umanitario permanente, ma ciò non può sostituire il diritto di navigare liberamente in acque internazionali: “Stiamo cercando di evidenziare una stortura. Non vogliamo metterci in pericolo per forza, ma chiediamo ai governi di garantire che eventuali attacchi in acque internazionali abbiano conseguenze, come sanzioni o embargo sulle armi”.

Il presidente Mattarella aveva sottolineato l’importanza di preservare il valore dell’iniziativa e di evitare rischi per l’incolumità delle persone, invitando gli attivisti a far pervenire gli aiuti tramite il Patriarcato Latino.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato la disponibilità a parlare con la portavoce della Flotilla: “Il mio telefono è sempre acceso, sono pronto ad ascoltare chi vuole parlare. L’appello del presidente mi pare assolutamente positivo e sta già producendo effetti”.