Qualità del cibo e lotta allo spreco: Triggiani, “Il bio è un atto di responsabilità”


BARI – «Desidero complimentarmi con Ladisa per l’organizzazione di questo importante evento dedicato alla ristorazione biologica. Parlare di bio non significa soltanto promuovere un’etichetta o una moda, ma richiamare una vera e propria coscienza sociale del cibo, che parte dal rispetto delle persone, dei territori e delle risorse naturali». Lo ha dichiarato l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani, a margine dell’incontro “Bio in comune: la ristorazione biologica, esperienze e soluzioni a confronto”, promosso da Ladisa a Bari.

Secondo Triggiani, il biologico rappresenta un approccio virtuoso: riduce l’impatto ambientale, valorizza le produzioni locali a chilometro zero, limita l’utilizzo di sostanze chimiche dannose e contribuisce a contenere le emissioni di gas climalteranti. Scegliere prodotti biologici e di filiera tracciata significa sottrarsi alla logica di un’agroalimentare globalizzato spesso poco trasparente e su produzioni di dubbia provenienza. La ristorazione bio diventa così un vero e proprio atto di responsabilità, un investimento etico che unisce salute, tutela dell’ambiente e giustizia sociale.

«Questa è una missione comune – ha sottolineato l’assessora – che riguarda non solo istituzioni e operatori del settore, ma anche cittadini, consumatori e comunità. Si lega strettamente alla sfida cruciale del nostro tempo: il contrasto allo spreco alimentare. Come Regione, nell’ambito della strategia di sviluppo sostenibile, puntiamo al recupero e alla valorizzazione del cibo, alla riduzione dei rifiuti e alla diffusione di buone pratiche. Basta pensare che una parte consistente dello spreco riguarda frutta, verdura, pane e acqua, beni preziosi che non possiamo permetterci di dissipare».

Triggiani ha evidenziato il ruolo centrale della ristorazione in questo processo di cambiamento: può orientare i consumi, stimolare consapevolezza e diventare un esempio concreto di trasformazione. «Ma non è sola: distribuzione e consumatore finale sono anch’essi protagonisti e portatori di una responsabilità collettiva. Iniziative come quella di oggi assumono quindi un valore particolarmente significativo, creando una rete di attori consapevoli pronti a collaborare per una transizione sostenibile che metta al centro la qualità del cibo, la salute delle persone e il futuro del pianeta».

L’evento rientra nel progetto “Più biologico regionale in Europa”, una campagna di sensibilizzazione e formazione interattiva sul biologico regionale cofinanziata dall’Unione Europea. Il progetto è coordinato da Bioland Südtirol, in collaborazione con GRW – Cooperativa per lo sviluppo regionale e la formazione, FederBio Servizi e Sportello Mense BIO.