XII Convegno Nazionale GEPLI a Bari, la forza delle Pro Loco e dell'informazione locale
BARI - Il Convegno Nazionale dei Giornali delle Pro Loco, nella sua XII edizione, si è tenuto quest’anno a Bari. L’evento ha riunito rappresentanti di Pro Loco, editrici di giornali, che sono arrivate da varie regioni italiane per riflettere sul ruolo cruciale dell'informazione di prossimità nel panorama mediatico contemporaneo.
Il convegno, realizzato grazie al coordinamento di UNPLI Puglia e GEPLI in collaborazione con la Regione Puglia e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia, ha rappresentato un momento di confronto e crescita per tutti i rappresentanti delle testate presenti.
L’edizione 2025 del Convegno Nazionale dei Giornali delle Pro Loco è stata moderata da Tiziana Protopapa che ha curato il coordinamento insieme a Giuseppe Argese.
Durante il convegno, nel quale sono intervenuti Rocco Lauciello, presidente Unpli Puglia, Giovanna Iacovone, vicesindaca di Bari, Geatano Frulli, presidente Nuova Fiera del Levante, di Rocco De Franchi, responsabile della Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia e gli editori delle testate Pro Loco, è emerso chiaramente il valore strategico di questi “presidi informativi del territorio”. Come sottolineato da Paolo Ribaldone, coordinatore di GEPLI nella sua relazione “Voci dal territorio. La forza dei giornali di comunità ”, queste testate fungono da custodi della memoria storica e da ponti generazionali che trasferiscono saperi, tradizioni e valori.
Ma cosa rende davvero speciali questi giornali? La risposta sta nella loro natura profondamente diversa rispetto all'editoria tradizionale. Sono pubblicazioni che nascono dal basso, animate da persone che conoscono davvero i luoghi di cui scrivono perché li vivono quotidianamente. Non c'è un editore che cerca il profitto: il motore è la passione per il proprio territorio e il desiderio di raccontarne le storie, spesso piccole ma preziose.
Dietro ogni articolo ci sono volontari che durante la settimana magari fanno tutt'altro mestiere, ma che nel tempo libero si trasformano in cronisti del quotidiano locale. Sono liberi da logiche politiche o pressioni amministrative, possono permettersi di raccontare la verità senza filtri perché non dipendono da nessuno se non dalla propria comunità .
“Fondamentale raccontare la verità nel rispetto dell’identità locale” ha sottolineato la professoressa Iacovone mentre il presidente Rocco Lauciello ha più volte ribadito che occorre sempre ricordare, quando si scrive, che ogni contenuto deve sempre rispettare la dignità delle persone.
“Oggi più che mai, l'azione di GEPLI assume un'importanza strategica”, hanno evidenziato gli organizzatori del convegno. In un'epoca in cui l'informazione globale rischia di appiattire le specificità territoriali, questi giornali acquisiscono un valore ancora maggiore come baluardi dell'identità locale.
I giornali delle Pro Loco
GEPLI (Giornali Editi dalle Pro Loco) rappresenta oggi una realtà consolidata che conta 65 giornali di Pro Loco e 5 riviste UNPLI distribuite su tutto il territorio nazionale. Un percorso iniziato nel 2012 a Caselle Torinese con il primo storico incontro di 16 testate provenienti da 10 regioni, che si è evoluto in una rete capillare di informazione locale.
Le pubblicazioni GEPLI mostrano una straordinaria varietà nella periodicità : dai mensili (13 testate) ai trimestrali (19), dai bimestrali (10) ai semestrali e annuali (13): variabili che dimostrano come ogni comunità abbia trovato il proprio ritmo per raccontare la propria storia.
L'analisi storica delle testate GEPLI rivela un fenomeno con radici profonde: 5 giornali sono nati addirittura prima del 1960 (tra cui il Corriere di Garfagnana, Atheste, La Cantada, El Campanon e L'Eugubino), mentre il periodo di maggiore espansione si è registrato negli anni '90 con 15 nuove testate. Le tirature variano notevolmente, con punte di eccellenza come “Il giornale di Bastia” e “Pro Cittadella” che raggiungono le 8.000 copie; un dato che dimostra l'elevato interesse delle comunità locali per questo tipo di informazione.
Le comunità sono le più varie: c'è il giornale del piccolo borgo di montagna che racconta le vicende di poche centinaia di abitanti, quello del quartiere cittadino che dà voce ai problemi di chi vive tra palazzi e traffico, quello che unisce più comuni legati da tradizioni comuni, e anche quello che mantiene il legame tra chi è rimasto e chi è emigrato lontano ma non ha dimenticato le proprie radici.
Un network che guarda al futuro
Con presenze da Nord a Sud Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, passando per il Triveneto, l'Emilia-Romagna, la Toscana, le Marche, l'Umbria, il Lazio, l'Abruzzo, la Campania e la Puglia, GEPLI si conferma come una realtà trasversale capace di unire l'Italia attraverso le sue voci più autentiche.
Durante l’evento un'esposizione dei giornali delle Pro Loco ha offerto ai partecipanti l'opportunità di conoscere le diverse realtà editoriali del territorio nazionale e di apprezzare la ricchezza e la varietà dell'informazione locale italiana.
Un appuntamento che conferma come, nell'era della globalizzazione digitale, le radici locali e l'informazione di prossimità mantengano un ruolo insostituibile nel tessere i fili della comunità e nel preservare l'identità dei territori.