Andria, estorsioni e attentato dinamitardo contro imprenditori: arrestato 36enne
ANDRIA – I Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 36enne andriese, ritenuto responsabile di un attentato dinamitardo e di una serie di estorsioni e minacce ai danni di dieci imprenditori locali.
Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, ha permesso di ricostruire in pochi mesi (tra giugno e agosto 2023) un’attività estorsiva “a tappeto” nella città di Andria. L’uomo è accusato di aver fatto esplodere, nel maggio 2023, un ordigno davanti a una palazzina di proprietà di una famiglia di imprenditori del settore trasporti, inviando poi messaggi e lettere minatorie con cartucce calibro 7,65 per intimidire le vittime e ottenere denaro.
Solo una delle vittime ha avuto il coraggio di denunciare, mentre altri imprenditori avrebbero preferito tacere. In un caso, una delle vittime avrebbe ceduto alle richieste, consegnando 40.000 euro all’estorsore.
Le indagini, basate su intercettazioni, pedinamenti e perquisizioni, hanno confermato un metodo sistematico di intimidazione. Il Gip ha quindi disposto la misura cautelare in carcere, accogliendo la richiesta della DDA.
I Carabinieri sottolineano l’importanza della collaborazione delle vittime e ribadiscono che “il silenzio favorisce l’azione delle organizzazioni criminali”.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari: la colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata in sede processuale.
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