Chirurgia mininvasiva del disco vertebrale: nuove opportunità terapeutiche all’Ospedale “Di Venere” di Bari


BARI – Il mal di schiena è tra i disturbi più diffusi e una delle principali cause di limitazioni nelle attività quotidiane e lavorative. In molti casi, la colpa è di protrusioni o ernie del disco, patologie che incidono fortemente sulla qualità della vita.

Grazie ai progressi tecnologici e all’esperienza degli specialisti, oggi è possibile trattare queste condizioni con interventi mininvasivi, riducendo dolore, rischi e tempi di recupero. Centro di riferimento per la ASL Bari è l’Unità operativa di Neurochirurgia dell’Ospedale “Di Venere”, diretta dal dottor Bruno Romanelli e affiancata dal neurochirurgo Roberto Settembre. L’équipe utilizza metodiche come discolisi, radiofrequenza e laser, che permettono di trattare ernie e protrusioni discali con grande precisione.

In particolare, il laser agisce a bassa temperatura, “sciogliendo” parte del disco intervertebrale e riducendo la compressione nervosa senza necessità di anestesia generale. L’intervento, della durata di circa trenta minuti, viene eseguito in day surgery, consentendo al paziente di tornare a casa in giornata.

“Queste tecniche rappresentano un’opzione ideale per anziani o pazienti con patologie che sconsigliano interventi più invasivi, ma anche per chi desidera un trattamento efficace con cicatrici minime”, spiega il dottor Settembre. “Il ritorno alle attività quotidiane è rapido, con risultati sovrapponibili alla chirurgia tradizionale e minor trauma operatorio”.

Con l’introduzione delle procedure mininvasive e delle tecnologie di neuronavigazione per i tumori cerebrali, la ASL Bari conferma il proprio impegno nel rendere accessibili ai cittadini le più moderne innovazioni della neurochirurgia, valorizzando la professionalità delle équipe ospedaliere.

“L’obiettivo è offrire ai pazienti la possibilità di curarsi con tecniche avanzate, in ospedale pubblico, senza rinunciare a qualità e sicurezza”, sottolinea il dottor Romanelli.

Oltre alla chirurgia del rachide, la Neurochirurgia del “Di Venere” si occupa anche di:

  • Tumori cerebrali e midollari, con l’ausilio del neuronavigatore;
  • Idrocefalo acuto e cronico, tramite derivazioni ventricolari;
  • Chirurgia del sistema nervoso periferico, tra cui sindrome del tunnel carpale e neurinomi;
  • Denervazione delle faccette articolari, tecnica ambulatoriale per il dolore lombare cronico.

L’utilizzo del neuronavigatore rappresenta un passo avanti nella chirurgia dei tumori cerebrali: lo strumento permette di orientarsi all’interno del cranio del paziente come un GPS, sovrapponendo in tempo reale le immagini radiologiche all’anatomia reale. Questo consente di pianificare l’accesso più sicuro e rimuovere il tumore con la massima precisione, minimizzando i rischi per le aree cerebrali sane.