Foggia, cittadini chiedono l’Esercito nel quartiere Ferrovia: “Non è un tabù, ma una necessità”


FOGGIA –
La richiesta dei cittadini di Foggia è chiara: serve la presenza dell’Esercito nel quartiere Ferrovia e nel centro storico, con poteri di polizia, per garantire sicurezza e controllo del territorio. La petizione promossa dall’associazione Difendiamo il Quartiere Ferrovia, firmata da oltre 3.300 persone, giace da mesi senza risposta, mentre la situazione nel quartiere continua a deteriorarsi.

Secondo gli abitanti, la legalità è sempre più fragile: pestaggi, accoltellamenti, guerriglie tra cittadini stranieri, mercatini illegali, spaccio a cielo aperto e occupazioni abusive sono ormai all’ordine del giorno. Le cronache recenti riportano episodi gravi, tra cui risse, incendi e aggressioni in pieno centro e nella zona Ferrovia.

La normativa nazionale, dal DL 92/2008 e successive modifiche, consente l’impiego dei militari in concorso con le forze di polizia, attribuendo loro poteri di pattugliamento, identificazione e controllo nelle aree più problematiche. Non si tratterebbe di “militarizzare” la città, ma di rafforzare e supportare le forze dell’ordine, garantendo presidi continui e visibili, in grado di ridurre i fenomeni di microcriminalità e liberare unità della polizia e dei carabinieri per interventi più dinamici.

L’esperienza di altre città italiane mostra risultati concreti: a Bari, Milano, Napoli, Roma e Palermo, la presenza stabile dell’Esercito ha contribuito a incrementare la sicurezza e la percezione di protezione tra i cittadini.

“Non è uno slogan, né uno sfogo emotivo – spiegano gli organizzatori della petizione –. È una richiesta concreta, nata dall’esperienza quotidiana di chi vive in un quartiere abbandonato e ormai fuori controllo. Non possiamo più aspettare: l’Esercito nel quartiere Ferrovia è una misura straordinaria per una situazione straordinaria”.

Con le elezioni regionali alle porte, i cittadini si chiedono perché misure simili siano già attive in altre città e non a Foggia. L’appello è rivolto alle istituzioni locali e nazionali: ascoltare la voce dei cittadini e garantire sicurezza non può più essere rimandato.